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Nomadi, ieri primi trasferimenti a Castelnuovo di Porto: entro l'anno chiusi i campi abusivi

Ieri gli sgomberi dei campi abusivi di via Papiria e di via di Porta Furba. Il sindaco ha precisato: "Diamo assistenza ai nomadi, ma niente immigrati abbiamo già i nostri problemi"

Nelle ultime ore ci sono stati ancora sgomberi dei campi abusivi della capitale. Infatti uno degli obiettivi che si è prefissata la giunta Alemanno è quello di fronteggiare l'emergenza attuando un piano nomadi. Nonostante la scadenza non sia ancora certa comunque si punta, entro dicembre 2011, alla chiusura dei campi abusivi e tollerati di Baiardo, Tor Dé Cenci, Tor Di Quinto, Foro Italico, Arco di Travertino, Ortolani (Acilia), Monachina, Salviati 1 e 2, Settechiese e Spellanzon. Al termine delle operazioni di sgombero i circa 6.000 nomadi presenti nella città verranno ospitati in 10 villaggi attrezzati, in due campi di nuova realizzazione oltre che in alcune delle strutture già esistenti come Salone, Gordiani, Candoni, River, Castel Romano, La Barbuta, Cesarina e Lombroso.

Le azioni di sgombero portate avanti dalla Polizia Municipale e dalla Polizia di Stato hanno oramai una cadenza quasi giornaliera. Ieri sono stati chiusi gli accampamenti di via Papiria e di via di Porta Furba, sono state demolite 30 baracche e censite 55 persone di cui 21 minori. Ai bambini e alle donne è stata offerta assistenza dall'assessorato ai Servizi sociali ma è stata rifiutata.

CASTELNUOVO DI PORTO - Per quanto riguarda i campi da sgomberare per adesso la scelta messa in atto è quella di dare la precedenza alle situazioni dove ci sono donne e bambini che verranno portati al Cara(Centro d'accoglienza per richiedenti asilo) di Castelnuovo di Porto per avere assistenza fino a esaurimento posti. Su questo punto in particolare si è avuto uno scontro politico tra maggioranza e opposizione perché quest'ultima ritiene inaccettabile la decisione di differenziare l'assistenza dividendo i nuclei familiari.

Proprio in merito a questa emergenza il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha precisato: "E' stato fondamentale iniziare adesso perché se arrivano i clandestini in fuga dal sud non devono trovare un tessuto di campi abusivi incontrollati". E già perché la capitale si trova in queste ore a dover affrontare anche l'emergenza immigrati provienti da Lampedusa.

Martedì sono arrivati a Civitavecchia con la nave Clodia 1040 tunisini per i quali è iniziato il fotosegnalamento e il rilevamento impronte in attesa di ricevere il permesso di soggiorno temporaneo se non risulteranno carichi pendenti con la giustizia. Alemanno durante l'incontro di ieri con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dal quale é stato ricevuto con il sottosegretario Alfredo Mantovano, ha chiesto garanzie sul fatto che non ci siano riversamenti di immigrati nella città: "devono rimanere in caserma fermi e controllati, su Roma non ci devono essere spostamenti di nessun tipo perchè qui nella capitale abbiamo i nostri problemi".

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