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Politica Pietralata / Via Gerardo Chiaromonte

Migranti, blitz al nuovo presidio del Baobab: "Non ci fermiamo". E parte la campagna #latendaèmia

E' il primo intervento degli agenti nel nuovo campo informale di via Gerardo Chiaromonte. I volontari: "Non ce ne andremo finché ci sarà qualcuno da accogliere"

Ancora agenti, ancora donne e uomini prelevati e trasferiti in via Patini, ancora una denuncia dei volontari del Baobab. Stavolta lo sgombero dei migranti, accolti "dal basso", è avvenuto in via Gerardo Chiaromonte, nel nuovo campo informale tirato su dagli attivisti dopo i continui allontanamenti dal vicino piazzale Spadolini. Si contano una ventina di operazioni di polizia dalla chiusura del presidio di via Cupa a dicembre 2015. Oggi l'ennesima, alla vigilia di una stagione estiva che anche quest'anno non vedrà soluzioni strutturali per i migranti cosiddetti transitanti, a Roma solo di passaggio. Il Ferrhotel, lo ricordiamo, non sarà pronto (come la giunta Raggi aveva promesso) per giugno. 

Stavolta i poliziotti hanno circondato "piazza Maslax". Il nome è un omaggio dei volontari al ragazzo somalo 19enne che si è tolto la vita in un centro di accoglienza a Pomezia. Anche lui era passato dal Baobab, come oltre migliaia di profughi in fuga dalle proprie terre. Come i 150 che da qualche giorno sono ospiti del nuovo presidio. "Stamattina le forze dell'ordine hanno portato via 98 migranti per identificarli. Altri 18 sono stati lasciati andare in quanto in possesso del permesso di soggiorno" denunciano i volontari.

"La polizia ha alzato un muro: nessuna possibilità di trattativa. Attendiamo a breve che le tende e gli altri beni vengano buttati via. Ma sono tutte donazioni della cittadinanza all'associazione, catalogate e messe in inventario:una vera e propria appropriazione indebita senza preavviso di sgombero". Non sarebbe la prima volta che il materiale utilizzato per l'accoglienza finisce nei secchioni dell'immondizia. Tende, sacchi a pelo, effetti personali di donne, uomini, bambini.  

"Chiediamo a tutte e a tutti, specialmente donne e uomini della politica, dello spettacolo e della cultura, di unirsi a noi per difendere il presidio umanitario". E ai donatori di rivendicare "la proprietà di una delle cinquanta tende di piazzale Maslax mandando una mail all'indirizzo baobabexperience@gmail.com, con nome, cognome e data di nascita indirizzata alla questura di Roma". Poi hanno lanciato gli hashtag #latendaèmia, #iostoconilbaobab. 

Nella tarda mattinata lo sgombero è stato scongiurato. Il presidio è rimasto in piedi e per trenta migranti dei 150 presenti sono stati trovati altrettanti posti letto dal dipartimento Politiche Sociali. Mentre i parlamentari di Sinistra Italiana, Cervellini e Fassina hanno richiesto al municipio l'occupazione di suolo pubblico per le tende dei volontari, "per ragioni umanitarie". 

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