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Rom e migranti, sgomberi in aumento: "Più 133 per cento negli ultimi otto mesi"

Sono i dati che emergono dal report dell'associazione 21 Luglio. Maglia nera al municipio XI con sei sgomberi costati circa 600mila euro che hanno coinvolto 478 persone

Roma capitale dei campi ma anche delle ruspe che radono al suolo gli insediamenti abusivi. Secondo l’ultimo report di associazione 21 luglio si registra un incremento degli sgomberi forzati pari al 133 per cento negli ultimi otto mesi (dal 1 novembre 2016 al 30 giugno 2017) rispetto al periodo immediatamente precedente. Un dato preoccupante alla luce dei moniti ripetuti al nostro Paese da parte degli organismi internazionali che difendono i diritti umani. Lo sgombero, lo ricordiamo, viene definito forzato quando non rispetta una serie di garanzie procedurali a tutela dei diretti interessati, dal preavviso alle famiglie alle consultazioni con esse all'offerta di una degna alternativa alloggiativa. 

"Bandiera nera al municipio XI"

Secondo il monitoraggio quotidiano dell'associazione nel periodo di riferimento, sono stati 28 solo quelli che hanno coinvolto le comunità rom, con una media mensile pari a 3,5 sgomberi, numero nettamente superiore rispetto a quello registrato negli otto mesi precedenti e pari a 1,5. Il picco delle azioni è stato riportato nel municipio XI, il territorio di Roam sud ovest compreso tra Marconi e Magliana, per una cifra complessiva di 6 sgomberi. Il numero stimato di persone coinvolte è di 478 unità per un costo totale di circa 600mila euro.

"Solo lo 0,03% dei rom in baraccopoli informali"

Tutto questo, fa notare 21 Luglio, "a fronte di un numero davvero esiguo di persone rom che vivono in insediamenti informali nella Capitale". Se infatti nell’ultimo quinquennio il numero era quantificato intorno alle 2.200/2.500 unità, oggi il numero non supera le 1.000 unità. Un calo che sarebbe giustificato - si legge nel rapporto - "in minima parte da rientri nel Paese di origine o da spostamenti in altri Paesi Europei, ma è spiegato soprattutto dal passaggio dall’insediamento informale a strutture industriali occupate senza titolo. In una città che ha 2,9 milioni di abitanti, dunque, i rom che vivono in insediamenti informali costituiscono solo lo 0,03% della popolazione".

Migranti a piazza Maslax

Sempre in tema di sgomberi di nuclei familiari fragili, l'associazione richiama anche le operazioni delle forze dell'ordine in piazza Maslax, il parcheggio in disuso alla stazione Tiburtina dove i volontari di Baobab Experience aiutano migranti transitanti che attendono la relocation. "Solo nel periodo 15 aprile –  30 giugno sono stati 5 gli sgomberi forzati dei transitanti collocati a ridosso della Stazione Tiburtina, hanno coinvolto una media di 120 persone, tra cui anche minori, e hanno comportato la distruzione di tende da campeggio, sacchi a pelo e lenzuola donate da privati cittadini" si legge nel rapporto.

Le raccomandazioni

In entrambi i casi, rom e migranti, "in relazione alle recenti azioni di sgombero forzato Associazione 21 luglio esprime profonda preoccupazione perché le stesse violano gli obblighi assunti dall’Italia sui diritti umani". "È necessario abbandonare l’approccio sicuritario e strutturare una programmazione politica e sociale che includa quanti risiedono negli insediamenti informali della Capitale – raccomanda Associazione 21 luglio Onlus  – altrimenti si rischia di inaugurare una nuova stagione di ostilità e tensione sociale che, con una campagna elettorale alle porte, potrebbe rappresentare il combustibile ideale per il suo propagarsi  e il suo degenerare in azioni incontrollate".

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