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Politica San Lorenzo / Piazza dei Sanniti

Sgomberi, nel documento della Prefettura il Cinema Palazzo confuso con Spazio 32

Il commento degli attivisti: "Assurdo, chi ha redatto quel documento non sa cosa accade in città"

L’indirizzo di piazza dei Sanniti 9/a è ben conosciuto in città e anche oltre Raccordo: è quello del Nuovo cinema palazzo, occupato nel 2011 e trasformato in un vero e proprio laboratorio culturale nel cuore di San Lorenzo. Eppure nell’elenco dei palazzi da sgomberare nei prossimi mesi pubblicato venerdì dalla Prefettura di Roma risulta sotto un altro nome. Nel documento si legge: “Immobile sito in Piazza dei Sanniti 9/a (Mun. II) di proprietà “Area Domus SrL” affittato alla “Camene SpA” occupato arbitrariamente 15 aprile 2011, sede del Centro sociale Spazio 32”. Il riferimento è ai locali di via dei Volsci 32, storica occupazione romana che negli ultimi anni è diventato un punto di riferimento per l’estrema destra cittadina. L’ultimo caso per cui ‘Spazio 32’ si è guadagnato un posto sulle pagine della cronaca riguarda l’aggressione a un ragazzo gambiano da parte di due persone vicine all’estrema destra romana. Due realtà molto diverse, che tra l’altro distano tra loro almeno 400 metri. 

“Questa questione ci ha sorpreso”, commentano dal Nuovo cinema palazzo. “Non tanto per il tentativo di metterci in cattiva luce con lo scopo di attaccarci quanto perché è stato riportato in un atto ufficiale della Prefettura di Roma. Quanto scritto non corrisponde al vero, non condividiamo nulla con quello spazio e siamo anche lontani geograficamente. Questo indica che non c’è consapevolezza di quello che accade in città”. Al punto 2 del paragrafo dedicato a piazza dei Sanniti si legge: “La Questura di Roma segnala criticità legate alla presenza di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell’immobile ha sede il Centro sociale “Spazio 32”, all’interno vi si svolgono riunioni ed assemblee tra esponenti di diverse realtà antagoniste provenienti anche da altre Province”. Replicano dall’occupazione: “Possiamo dire che spacciamo cultura o bellezza ma chiunque vive il quartiere sa che in piazza dei Sanniti non si spaccia”. 

L’occupazione del Nuovo cinema palazzo è scattata nel 2011 quando un gruppo di cittadini, attivisti e artisti ha deciso di opporsi alla trasformazione della sala in un casinò che avrebbe portato il gioco d’azzardo nel cuore del quartiere. Oggi fonde la sua vocazione culturale alle attività che mettono al centro la socialità del quartiere con assemblee di cittadini e attivisti del territorio o momenti costruiti e dedicati ai bambini e alle famiglie. Anche il Nuovo cinema palazzo si è guadagnato uno spazio sui giornali nei mesi scorsi: è stata la prima ‘casa artistica’ dell’attore Marcello Fonte, Palma d’oro a Cannes per il film Dogman. L’immobile è finito nell’elenco degli sgomberi in quanto è stato sottoposto a sequestro preventivo.

Dal collettivo precisano altri elementi riportati nel documento della Prefettura. “Rapporto del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco in data 8.9.2011 all’esito del sopralluogo svolto in tale data, che ha evidenziato lavori di ristrutturazione non completati e la permanenza nell’immobile di strutture di cantiere nonché presenza di copertura in pannelli in fibro cemento; Segnalazione della Polizia Municipale in data 10.11.2011 di opere effettuate all’interno della struttura concernenti anche parti in eternit per le quali si rimandava a valutazioni da parte della ASL territorialmente competente. Non risultano notizie su successivi interventi di messa in sicurezza”.

Questa la replica: “Si tratta di informazioni che risalgono al 2011, quando lo spazio è stato occupato. Nel frattempo abbiamo ripulito tutto e effettuato una serie di lavori. Possiamo affermare che lo spazio viene utilizzato in sicurezza”. 

Intanto, da domani 23 luglio a venerdì 26 in piazza dei Sanniti si terranno una serie di incontri che con presentazioni di libri, reading, musica e cene da condividere racconteranno la città. L'evento si chiama Oltre le mura. La tre giorni, si legge nella presentazione, "nasce da tante realtà che vedono la cultura e la socialità come motori di trasformazione e argine alla narrazione di un quartiere sempre più colpito dalla speculazione e dai cambiamenti. Oltre le mura racconta Roma. Oltre le mura è un modo di stare insieme. Partecipare alle presentazioni, ascoltare i dibattiti, godersi uno spettacolo o mangiare qualcosa insieme è quanto di più sano e liberatorio si possa fare in questo momento".

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