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Tor Sapienza, la residenza parlamentare non ferma lo sfratto. Lombardi in presidio

Ancora sfratti nei piani di zona della capitale, in via Fillia. La deputata del M5S: "Non ce ne andremo fino a che non verrà rinviato". Asia Usb: "La Giunta ripristini la legalità"

"Non ce ne andremo fino a che non avremo la certezza del rinvio dello sfratto". C'è anche la deputata del Movimento cinque stelle Roberta Lombardi ad attendere l'ufficiale giudiziario in via Fillia 27, nel piano di zona Longoni, dove nel luglio del 2015 stabilì la sua residenza parlamentare proprio per opporsi allo sfratto. A rischiare di essere butatta per strada la signora Roberta Maggi, disoccupata, e i suoi due figli minori. Contro lo sfratto anche un presidio degli abitanti dei piani di zona giunti in solidarietà con Roberta. 
 
"Nonostante la forte iniziativa della parlamentare, le ripetute opposizioni presentate dall’avvocato Vincenzo Perticaro e l’indagine in corso da parte della magistratura penale sulla società costruttrice per i reati di truffa, corruzione e concussione, il giudice civile ha confermato l’esecuzione dello sfratto per Roberta Maggi e la sua famiglia" denuncia il sindacato Asia Usb.

La storia di Roberta Maggi è simile a quella di tanti altri cittadini che vivono nei piani di zona, quartieri realizzati con il sostegno di finanziamenti pubblici proprio perché destinate ad essere affittate o vendute a prezzi inferiori rispetto a quelli di mercato. Come raccontato da Romatoday nel luglio del 2014, Roberta ha pagato per anni più del dovuto, motivo per cui ha avviato un'azione legale con l'avvocato Vincenzo Perticaro, e con l'arrivo della crisi e la disoccupazione non è più riuscita a pagare quanto richiesto. Per questo è stato richiesto lo sfratto.  

"Siamo in attesa di avere la certezza che lo sfratto venga rinviato" spiega a Romatoday Roberta Lombardi. "Non ci muveremo fino a che non avremo l'ufficialità". La deputata aveva spostato la sua residenza parlamentare nell'appartamento, cosa che avrebbe dovuto fermare lo sfratto in virtù dell'inviolabilità prevista per legge in merito alle residenze parlamentari. "Ma il giudice ha firmato l'ordinanza per proseguire con lo sfratto perché sostiene che questo impedimento non è ragion sufficiente per andare a comprimere un diritto come la proprietà privata" spiega Lombardi. "Mi chiedo cosa sarebbe successo in altri casi 'famosi' ma noi siamo il Movimento cinque stelle e obbediamo alla legge".

La vicenda è sul tavolo dell'amministrazione a Cinque Stelle e dell'assessore all'Urbanistica Paolo Berdini che lo scorso 21 ottobre, dopo diversi sfratti, ha avviato il percorso di revoca delle convenzioni per altri due piani di zona (Castelverde e Tor Vergata) ma sul caso di oggi non ha ancora parlato. "Abbiamo visto che sta iniziando a lavorare sul programma per il quale è stato votato" il commento della deputata pentastellata sul 'caso Berdini'. "Mi chiedo se i rumors diffusi in questi giorni sulla sua posizione traballante non siano legati proprio a questa operazione sui piani di zona che credo stia dando fastidio".  

In una nota, il sindacato Asia Usb si rivolge proprio all'amministrazione pentastellata: "Chiadiamo che la Giunta intervenga con atti concreti e definitivi per bloccare gli sfratti nei Piani di Zona e per il ripristino della legalità. Ricordiamo infine che il 1° settembre scorso il Consiglio di Roma Capitale ha approvato all’unanimità una mozione che prevede l’avvio dei controlli sulle modalità di realizzazione dei Piani di zona e l’applicazione delle sanzioni di legge e che l’assessore all’Urbanistica aveva assunto l’impegno alla revoca delle convenzioni, come previsto dalla legge".

Nel pomeriggio la notizia: lo sfratto è stato rimandato a gennaio. 

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