Sfratti, stop alle esecuzioni: il prefetto dice sì alla tregua di Natale
Fino a dopo l'Epifania gli ufficiali giudiziari dovrebbero rimanere fermi, come successo un anno fa
Come a fine 2021, anche per quest'anno dovrebbe essere accordata una tregua degli sfratti a Roma. Il prefetto Bruno Frattasi ha ricevuto la richiesta da parte dell'assessore alle politiche abitative Tobia Zevi e a quanto fa sapere quest'ultimo, l'ha accolta.
Un anno fa, dopo l'apello dei sindacati (tra questi Sunia, Sicet e Uniat) e dei movimenti per la casa, il Campidoglio e l'ex prefetto, oggi ministro, Matteo Piantedosi avevano bloccato le esecuzioni fino a metà gennaio. Sarà così anche stavolta, tribunali permettendo. "Il prefetto, che ringrazio, ha accolto la mia richiesta e sensibilizzato l'Unep ei tribunali - fa sapere Zevi - e così le persone più fragili potranno passare le festività in pace e serenità, con un tetto sopra la testa".
Nel frattempo l'assessorato cercherà di portare a termine quanto trapelato 8 mesi fa, cioè l'intenzione di firmare un protocollo per una sorta di graduazione degli sfratti. Il protocollo prevedrebbe una intensa comunicazione tra Palazzo Valentini e Campidoglio: la prefettura informa il dipartimento sul calendario degli sfratti con due-tre mesi di anticipo e gli uffici lavorano alla (non facile) ricollocazione per evitare drammi. "Durante questa 'tregua' - conferma Zevi - l'amministrazione proseguirà le interlocuzioni già esistenti con la prefettura per una gestione più efficace delle esecuzioni nei casi di fragilità sociali, nonché il lavoro sulla riforma degli strumenti di welfare abitativo, in modo da affrontare l'emergenza sfratti con umanità e tempestività".