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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Alemanno e Polverini: "Evitare una possibile ondata sfratti"

Il sindaco lancia l'allarme: "In autunno possibile una nuova ondata di sfratti, soprattutto degli enti privatizzati". In questo senso la proposta delle caserme per far fronte all'emergenza

normal_alemannoUn nuova legge regionale per il Piano Casa e la revisione del protocollo firmato centrosinistra: questi i punti sui quali si è discusso ieri durante il nuovo tavolo tecnico-operativo sull'emergenza abitativa che si è riunito nella sede della Giunta del Lazio. La Polverini e Alemanno sembrano viaggiare sulla stessa lunghezza d'onda: entrambi parlano della necessità di velocizzare il loro operato e di dare vita a lavori concreti entro l'autunno, proprio per evitare una futura emergenza sfratti che si potrebbe verificare.

Alla riunione, durata quasi due ore, hanno preso parte la governatrice Renata Polverini, il sindaco di Roma Gianni Alemanno con l'assessore capitolino alla Casa Alfredo Antoniozzi e i responsabili regionali di Casa e Urbanistica Teodoro Buontempo e Luciano Ciocchetti.

Il tavolo, ha spiegato Polverini, "arriverà in breve a rivedere il protocollo sottoscritto nel 2007 tra Regione e Comune che va modificato e integrato perché deve rispondere ad altre problematiche. Si lavorerà anche sulla nuova legge di riforma del piano casa". "Entrambi questi strumenti, infatti - ha aggiunto il sindaco Alemanno - così come erano stati definiti dalla precedente gestione della Regione non danno nessuna spinta verso una soluzione del problema casa".

Per quanto riguarda il protocollo in particolare, la Polverini ha affermato che "C'è già un affidamento in bilancio che non è stato sbloccato perché le norme di chi aveva sottoscritto il protocollo non erano in linea con il protocollo stesso. Il Campidoglio di Alemanno, però - ha proseguito - ha inviato la documentazione che serviva e già 62 milioni sono stati sbloccati".

Ma l'emergenza più immediata sicuramente riguarda un altro settore, quello dei possibili sfratti. A lanciare l'allarme è stato lo stesso Alemanno, il quale ha dichiarato "temiamo che in autunno ci sia una nuova ondata di sfratti, tra l'altro degli enti privatizzati. Serve un intervento di carattere legislativo che freni questo fenomeno, perchè né Regione né Comune hanno competenze rispetto a norme che sono assolutamente necessarie".

In questo senso va la proposta dell'uso delle caserme per sopperire alla carenza di alloggi, che si potrebbe ottenere effettuando un cambio di destinazione.

Per Alemanno ciò rappresenta "una via percorribile, ma ora bisogna "frenare le emergenze almeno per un anno" cosicché tutte le iniziative di Comune e Regione "permettano di dare risposte". "E' ovvio però - ha aggiunto Alemanno - che le caserme devono anche creare dei servizi per la città, ma sicuramente in ogni operazione urbanistica che faremo ci s genere non vi hanno fatto ricorso neppure i privati".

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