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Sabato, 20 Aprile 2024
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Sfratti, i sindacati: "Il prefetto convochi subito un tavolo"

"Con lo sblocco dei licenziamenti l'emergenza sociale diventerà uno tsunami", spiegano gli enti di tutela degli inquilini. Fra le richieste l'istituzione della Commissione Sfratti e l'attuazione della normativa sulla graduazione della forza pubblica.

I sindacati degli inquilini chiedono che il prefetto di Roma Matteo Piantedosi convochi in tempi rapidi un tavolo con tutti gli interlocutori istituzionali per condividere, concordare e discutere il piano operativo degli sfratti per morosità incolpevole. Il punto di appoggio è la comunicazione alle camere del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese del 22 luglio in cui, spiegano Sunia, Sicet, Uniat e Unioni Inquilini in una nota, la titolare del Viminale "ha invitato le Prefetture a convocare tavoli istituzionali finalizzati alla sottoscrizione di “protocolli di intesa con gli interlocutori istituzionali proprio per armonizzare ed integrare gli interventi, in particolare quelli sulla morosità incolpevole sotto i profili della ripartizione delle risorse disponibili, del numero degli alloggi da assegnare in emergenza agli sfrattati, nonché delle procedure da attuare nei confronti delle famiglie colpite da sfratto e per un'adeguata azione di bilanciamento degli interessi a tutela delle fasce più deboli”.

Secondo i sindacati, "il primo incontro del mese scorso con sindacati e la Prefettura purtroppo non ha dato seguito a una pianificazione dell'emergenza" ma anzi si sarebbe riaffermata l'impossibilità di attuare la Commissione per gli sfratti comunali, prevista dalla legge regionale del Lazio del 2009 e la normativa sulla graduazione della forza pubblica "a causa della mancanza di alloggi ERP da assegnare. Ma a Roma si è aperta una nuova stagione con la liberazione dell'occupazione di Caravaggio grazie a una delibera della Regione Lazio recepita dal Comune di Roma sull’assegnazione in riserva degli alloggi ERP". Continuano i sindacati: "Dal 1 luglio ben 4500 sfratti sono stati annunciati dallo stesso Prefetto, uno tsunami che con la ripresa dei licenziamenti, rischia di innescare disordini sociali. Non possiamo rimanere indifferenti. Per questo chiediamo nuovamente un tavolo di crisi per gestire questa emergenza". 

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