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Politica Castro Pretorio / Viale del Policlinico, 166

Sanità, pronto soccorso più a misura di pazienti grazie a 70 volontari

Settanta ragazzi del Servizio Civile presenti in sedici pronto soccorso del Lazio. Affiancheranno il personale sanitario, prestando orientamento e accoglienza a chi è in attesa della visita

L’umanizzazione dei reparti di emergenza grazie ai ragazzi del Servizio Civile. È questo l’obiettivo del progetto avviato negli ospedali della Regione: settanta volontari in sedici pronto soccorso. 

Così Rita Visini, assessore regionale alle Politiche sociali: "È un'azione che favorisce l'umanizzazione dei luoghi di cura, migliorando l'attività di accoglienza di primo livello e la fruizione dei servizi, in particolare per le persone più fragili come anziani e stranieri. Il progetto è anche uno strumento efficace, per contrastare il sovraffollamento dei Pronto soccorso per bisogni non appropriati, per i quali sarebbe meglio rivolgersi agli ambulatori di cure primarie o al medico di famiglia".

L’iniziativa è promossa dalla Asl Roma 2, Asl Roma 1 e 3, Asl di Rieti e Latina. Un volto amico, quindi, presente nelle strutture che si affiancherà al personale sanitario, prestando assistenza e garantendo informazione, orientamento e accoglienza a chi è in attesa della visita.

I volontari, va detto, hanno già iniziato un percorso formativo con medici, infermieri e psicologi. Nella Capitale, sarà possibili trovarli all’Umberto I, al policlinico di Tor Vergata, all’ospedale San Giovanni, al San Filippo Neri e all’Eastman. 

Nel resto del Lazio, invece, saranno al San Giovanni Evangelista di Tivoli, al San Camillo De Lellis di Rieti, nei presidi ospedalieri di Latina, Terracina e Fondi. Si aggiungeranno a breve il San Camillo Forlanini a Roma e l'ospedale San Paolo di Civitavecchia.

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