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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Servizi, Roma bocciata dai cittadini: maglia nera a trasporti, pulizia e rifiuti

Presentata in Campidoglio la Relazione annuale sullo stato dei servizi pubblici locali e sull'attività svolta nel 2017

Trasporto pubblico locale e mobilità


Tra i giudizi che la cittadinanza romana attribuisce ai servizi pubblici locali, quello sul trasporto pubblico locale si posiziona tra i più critici. Nel 2017 si collocano sotto la sufficienza non solo i bus e i  tram (4,3) e le strisce blu (4,9), ma anche la metropolitana (5,9) e i taxi (5,9) che negli anni passati erano stati valutati in modo più positivo. La percezione sembra rispecchiare l’andamento dell’offerta di Tpl che, esaminata in un’ottica di medio periodo, ha visto ridurre il servizio di superficie di quasi 28 milioni di vetture-km (dal 2006 al 2016), ovvero più dell’intero servizio erogato nella città di Genova (27 mln di vetture-km). L’offerta di metropolitana è nel contempo cresciuta (+15 mln di vetture-km), ma il servizio effettivamente erogato è sempre stato inferiore alla programmazione, con uno scarto negativo che nei primi 10 mesi del 2017 è stato pari al 15%.
Il drastico calo degli investimenti effettuati in Atac (-66% dal 2009) ha provocato poi l’aumento dell’età media dei veicoli di superficie e, congiuntamente alla riduzione delle risorse destinate alla manutenzione (-20% dal 2009), ha causato anche l’aumento dei guasti che hanno interessato, nel 2016, il 36% dei mezzi (tale percentuale era l’8% nel 2007). Sono state perse in questo modo circa un milione di corse in un anno.
Il servizio di metropolitana ha sofferto maggiormente delle disfunzioni organizzative (nel 2016 quasi il 30% delle corse sono state perse per mancanza di personale) ma, ultimamente, anche del deficit di approvvigionamento di materiale di ricambio  (che ha provocato la perdita del 37% delle corse). Inoltre, a differenza della superficie, l’infrastruttura metropolitana è sottodimensionata rispetto alla popolazione (2 km di rete ogni 100mila abitanti contro i 4 km di Berlino e i 9 di Madrid). Tutto ciò evidenzia che è imprescindibile un nuovo e robusto piano di investimenti. Ma non solo: l’analisi dei costi di Atac mette in rilievo un recupero della parte operativa (riduzione di quasi del 10% del costo operativo per km dal 2009), tendenza che non sembra riguardare però il resto della gestione, portando a ritenere che una parte dei problemi derivino proprio dall’origine extra-ordinaria delle perdite dell’azienda. In questo senso vanno letti gli 892 milioni di euro di svalutazione di crediti, vantati nei confronti della Regione Lazio e di Roma Capitale, effettuati negli ultimi 7 anni. Queste operazioni hanno contribuito ad abbattere il risultato di esercizio e a determinare una perdita di 1,3 miliardi.

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