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La nomina della Funari non basta, il Tar prosegue

Il ricorso delle consigliere PD-SEL resta in vita nonostante il sindaco Gianni Alemanno abbia compiuto un rimpasto aggiungendo un terzo assessore donna. Lo ha deciso il Tar

Il ricorso continua. E' stato deciso dalla II sezione del Tar, che accolto la richiesta delle due consigliere d'opposizione Monica Cirinnà e Maria Gemma Azuni in merito alla "madre di tutte le battaglie" ovvero il ricorso per il rispetto della rappresentanza paritaria all'interno della giunta capitolina, firmato anche dalle consigliere di parità della provincia di Roma e della Regione Lazio Francesca Bagni e Alida Castelli. Il sindaco Gianni Alemanno l'altro ieri  incaricò Lucia Funari per l'assessorato alla Casa e al patrimonio proprio  per la terza quota rosa mancante, e soprattutto in vista dell'udienza fissata per oggi davanti al Tar.

Ma alle consigliere PD-SEL non basta, nonostante il rimpasto del primo cittadino. "E' stata dura, ma a furia di ricorsi abbiamo convinto anche il sindaco di Roma che le leggi, lo statuto e la Costituzione vanno rispettati", così commenta il legale delle due alla fine dell'udienza e aggiunge "chiederemo la certificazione e la condanna alle spese del Comune per gli atti di cui ora lo stesso sindaco ha riconosciuto l'illegittimità".

"Era ciò che avevamo previsto. Siamo di fronte a un sostanziale superamento dei motivi del ricorso". Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei Conti del Lazio, commentando il rinvio del Tar. "Non ci sono problemi", ha aggiunto il sindaco.
 

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