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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Non solo Fassina, anche Sel apre a una "Sinistra italiana" a Cinque Stelle

"A Grillo proponiamo un patto preventivo e reciproco per evitare che la destra torni in Campidoglio" hanno spiegato Cento e Peciola, in merito ad un eventuale ballottaggio, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Roma Day', tre giorni di volantinaggio in tutta la città

L'occasione è il 'Roma day', tre giorni di volantinaggi per le strade della Capitale per iniziare a “parlare” e ad “ascoltare” la "città di sotto". Un appuntamento che segna, con i fatti, che il lavoro di Sinistra ecologia e libertà verso le prossime elezioni è iniziato. Le coordinate sono state tracciate oggi pomeriggio nel corso di una conferenza stampa con il Coordinatore romano di Sel Paolo Cento e con l'ex capogruppo capitolino Gianluca Peciola.

Con le “idee al centro” della costruzione della proposta, il recinto politico “su cui stiamo investendo è quello di Sinistra Italiana” con uno sguardo “favorevole” anche al movimento di Pippo Civati e ai tanti delusi del Pd dopo il rocambolesco addio di Marino da palazzo Senatorio. Un modello: non quello della “Milano dell'Expo" celebrato dal premier Renzi e rappresentato dal commissario Tronca ma quello della 'sindaca' di Barcellona. “Vogliamo stare con la città delle sofferenze, di chi non ha casa, di chi subisce i tagli al sociale”. Porte aperte, infine, al Movimento Cinque Stelle in chiave anti-destre:  “A Grillo proponiamo un patto preventivo reciproco per evitare che la destra torni in Campidoglio. Se ci sta, bene, altrimenti al ballottaggio andremo noi e loro ci sosterranno”. Nomi per il candidato sindaco? “E' troppo presto per i nomi. Dovrà essere laico, popolare e capace di parlare a una sinistra ampia”. Non è escluso nemmeno il sindaco Ignazio Marino che "può diventare un interlocutore se prenderà un'iniziativa politica”. 

IL VOLANTINAGGIO - Dalle periferie al centro da venerdì 13 a domenica saranno tre giorni di volantinaggi per Sel per presentare la propria proposta politica ma anche per "ascoltare la città". Da via della Magliana a piazza della Repubblica, Circonvallazione Ostiense, piazza della Balduina, Ponte Milvio, piazza San Giovanni di Dio, Circo Massimo, fino ai due 'luoghi' più importanti: la stazione della metro A Furio Camillo, teatro del drammatico incidente di luglio quando nell'ascensore perse la vita il piccolo Marco, ma anche il Colosseo. "Lanciamo così le primarie delle idee" spiegano. "Roma doveva cambiare" si legge nel volantino che verrà distribuito. Il dito è puntato contro il Governo Renzi: "Ha di fatto imposto le dimissioni di Marino". E ancora, si legge sul volantino che verrà distruibuito: "Per una rinascita democratica, civica, sociale, politica e istituzionale, Sel propone un accordo con la città". 

LE PRIMARIE DELLE IDEE - “Basta parlare di nomi” esordisce Cento, “mettiamo al centro le idee”. La proposta è concreta: “A gennaio 2016 terremo le primarie delle idee”. L'iniziativa è aperta: “Sel non lo può fare da sola, lanciamo questa proposta a tutti, alle forze di sinistra, ai movimenti, a tutte quelle forze sane della città”. L'obiettivo è quello di arrivare a un “programma partecipato” che ascolti e riparta da “quella parte più sofferente della città. Da chi è senza casa a chi non arriva alla fine del mese, a chi rappresenta la sofferenza sociale passando per temi come la conversione ecologica, i trasporti e i rifiuti”. 

CON GRILLO CONTRO LA DESTRA - “A Grillo proponiamo un patto preventivo reciproco per evitare che la destra torni in Campidoglio. Se ci sta, bene, altrimenti al ballottaggio andremo noi e loro ci sosterranno. Non credo che vorranno consegnare la città a Salvini o alla Meloni”. Non mancano però profonde differenze: “La paura dell'altro e il nazionalismo che spesso emergono dallle loro proposte segnano una distanza abissale”. In caso di ballottaggio con la destra però “chiederemo al popolo della sinistra un investimento verso il M5S”. 

LA SINISTRA LARGA - “A Roma il nostro obiettivo è avere un candidato sindaco che tenga unita la sinistra e parli anche ai democratici” ha continuato Cento. “Non siamo il cespuglio del Pd, il nostro obiettivo è arrivare al ballottaggio” ha aggiunto. Il riferimento politico è il gruppo nato sabato scorso al Teatro Quirino, il gruppo parlamentare che raggruppa esponenti fuoriusciti dal Pd, eletti di Sel e qualche 'dissidente' del M5S. Ma non solo: “A Roma abbiamo un ottimo rapporto con Possibile di Pippo Civati, ma guardiamo anche ai democratici romani che hanno vissuto male la scelta dello scioglimento del consiglio comunale”. Roma, è stato sottolineato, “vuole essere un laboratorio”. E una prima prova di dialogo in salsa romana può essere considerata quella di venerdì scorso a Monteverde quando dietro alla scrivania del convegno “Roma dopo Marino e il 26 consiglieri dal notaio” c'erano Peciola, l'ex assessore di Marino, 'tagliato' con l'ultimo rimpasto in chiave Pd, Paolo Masini, e il deputato Marco Miccoli, spesso critico con i vertici del suo stesso partito. “Vogliamo ricostruire la sinistra con quanti vogliono sfidare le destre xenofobe” ha aggiunto Peciola. 

IL CANDIDATO SINDACO Laico, popolare che “sia espressione di una sinistra ancora più larga e che sia capace di parlare a questa sinistra larga”. Questo l'identikit tracciato. In quanto ai nomi “arriveranno nelle prossime settimane”. Il nome di Fassina? “E' giù uscito sui giornali ma non si è espresso, il nome lo troveremo insieme. Con lui abbiamo già avviato un percorso costituente inclusivo ma ci teniamo a sottolineare che le proposta non verrà elaborata nei palazzi politici”. Ignazio Marino? “Diventa un interlocutore se prende un'iniziativa politica”. 

NO AL MODELLO EXPOCento e Peciola hanno detto di guardare con preoccupazione al continuo accostamento del Giubileo romano con il modello Expo di Milano. “Il sintomo che c'è un laboratorio in corso per sottrarre sovranità agli enti locali”. Anche perché, aggiunge Peciola, “il Giubileo vuole veicolare un messaggio differente”. Non è mancata una critica al commissario Francesco Paolo Tronca: “Siamo pronti ad un confronto anche informale perché saremo vigili e attenti nella città". Un incontro "dovrebbe essere un passaggio scontato e democratico che ancora non è avvenuto e questo è un ritardo che speriamo Tronca colmi rapidamente incontrando i gruppi consiliari sciolti, che non hanno più funzioni amministrative, ma rappresentano un punto importante nella continuità amministrativa".

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