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Le Olimpiadi spaccano la sinistra: a Garbatella si riunisce 'Sel Progetto Roma'

"Si poteva avviare un confronto con il Coni e con il Governo per avanzare una proposta alternativa". Una posizione divergente rispetto a quella di Fassina in Aula

Un incontro per riempire il vuoto "di un mancato confronto" cittadino sulle Olimpiadi, fortemente critico verso il 'no' secco del Governo capitolino pentastellato ma nemmeno 'allineato' all'opposizione in Aula Giulio Cesare. Fuoriesce dal balletto olimpico, diviso come un tifo da stadio tra i difensori del 'si' e i paladini del 'no', l'iniziativa che porta la firma di 'Sel Progetto Roma' che si è tenuta ieri al teatro Ambra alla Garbatella dove sul tema si sono confrontati, tra gli altri, l'ex capogruppo di Sel in Consiglio, Gianluca Peciola, il deputato Pd, Marco Miccoli e il consigliere regionale del Lazio di Si-Sel, Marta Bonafoni. 

"La Raggi ha deciso di rinunciare a 5 miliardi per la città senza avere un piano B e questo è da criminali" il commento di Peciola. "Si poteva avviare un confronto con il Coni, il Governo e il Cio per avanzare una proposta qualificata in cui pretendere che il 100 per cento delle opere fosse di riqualificazione su impianti già esistenti e di potenziamento del trasporto pubblico. Se il Coni e il Governo non avessero accettato, allora, sarebbe stato 'no'. In questo modo sarebbero stati riqualificati gli impianti sportivi che sarebbero rimasti a disposizione dei romani. Raggi ha invece deciso di uscire dal pantano dei problemi interni al M5S e difendere la poltrona prendendo una decisione non per il futuro di Roma ma guardando alle prossime elezioni". 

Una posizione da 'opposizione' al governo di Virginia Raggi ma che tradisce una chiara divergenza di visione con il consigliere eletto da Sinistra Italiana alle ultime elezioni, Stefano Fassina. Non sono una novità i mal di pancia di una parte di Sel romana verso l'avventura elettorale di Sinistra per Roma che aveva proposto come candidato sindaco proprio Stefano Fassina. E il suo netto 'no' alle Olimpiadi a Roma non è stato visto di buon grado da tutti. Fassina, che aveva presentato una mozione per un referendum consultivo cittadino bocciata in Consiglio, ha poi depositato anche una mozione per revocare la candidatura olimpica "per utilizzare le risorse corrispondenti al debito pubblico necessario alla loro realizzazione per le priorità della città". Ha spiegato in Aula Fassina: "Tutti i grandi eventi sportivi sono stati fonte di debito ingente per tutte le città che li hanno ospitati, al netto della corruzione e del malgoverno. I dati parlano chiaro" ha spiegato Fassina che ha giocato la sua opposizione più sul campo del referendum che sul merito delle motivazioni addotte al 'no'.

L'iniziativa di ieri ha dato il via anche a 'Sel Progetto Roma': "Vogliamo rimettere al centro delle discussioni quotidiane Roma e i suoi bisogni, cosa che in questo momento scarseggia nel dibattito pubblico" il commento di Gianna Le Donne di Sel Roma che ieri ha coordinato il dibattito. "Lo facciamo con la passione di sempre, ma soprattutto entrando nel merito delle questioni, dei problemi e delle opportunità. Riprendere le argomentazioni e le visioni segnando una profonda differenza con ciò che troppo spesso oggi purtroppo accade nelle tifoserie pro o contro qualcosa senza dibattere e confrontarsi, come è accaduto sulla questione delle Olimpiadi".

Tra le fila 'istituzionali' di Sel, una rivendicazione di impegno verso l'avventura olimpica di Roma 2024 arriva anche dalla Regione Lazio. "Le scelte comportano sempre dei rischi. Dei rischi di insuccesso, dei rischi di impopolarità, rischi di dover riconoscere e denunciare per tempo le mire di mondi opachi. La Regione Lazio la sua scelta l'ha fatta, accompagnando attivamente il processo di candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, senza far mancare mai una voce critica e vigilando contro ogni forma di speculazione" le parole del vicepresidente della Regione Lazio con delega allo sport, Massimiliano Smeriglio, nel corso del consiglio straordinario del Lazio dedicato alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. "Rispetto alla scadenza di ottobre la Regione Lazio ha già inviato la propria lettera di garanzia al Comitato nel mese di luglio" ha sottolineato. "Insomma, la Regione Lazio sta facendo la propria parte". 
 

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