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A Sabella la sfida delle sfide: riorganizzare i vigili di Roma

Due incontri, entro fine mese un terzo. L'assessore alla legalità prova ad ammorbidire i sindacati dei caschi bianchi. Positivo l'incontro di ieri, ma l'idea dell'addio ai 19 gruppi territoriali non piace a nessuno

La sfida delle sfide. A combatterla sarà Alfonso Sabella. A lui il sindaco Marino nel corso dell'ultimo rimpasto ha affidato la delega alla Polizia Locale. Una patata bollente che però il magistrato prestato alla Politica ha deciso di accettare. Tanti i problemi sul tavolo che il responsabile della Legalità sta provando a fronteggiare di petto. Due gli incontri con le sigle sindacali per raccogliere i problemi del corpo e le loro proposte. Ardua l'impresa: ammorbidirle per discutere insieme del futuro dei caschi bianchi romani. 

E ieri la sfida sembra aver segnato un punto a favore dell'assessore. Già, perché visto il passato ascoltare i sindacati, farsi ascoltare e rispettare e addirittura apprezzare, rappresenta una vittoria. Così il comunicato di fine incontro, firmato da Sabella e condiviso nella sostanza dalle sigle presenti: "Abbiamo avuto un confronto intenso, anche con qualche contrasto, ma con la comune convinzione che Roma Capitale non esiste senza il suo Corpo di Polizia Locale, e viceversa. Per questa ragione, pur prendendo atto di alcune criticità, abbiamo stabilito di metterci tutti al lavoro per mettere in campo ogni utile strumento per rilanciare il corpo, evidenziandone il ruolo cruciale nel rapporto con i cittadini e come presidio sul territorio, soprattutto – sottolinea Sabella – in periferia dove vive la gran parte delle romane e dei romani"

E' vero, come trapela da alcune sigle sindacali, è mancata la concretezza. Le stesse però hanno ammesso che dopo mesi c'è finalmente un interlocutore credibile. Così questa mattina Giancarlo Cosentino, Segretario Cisl Fp con Delega agli Enti Locali, ha espresso soddisfazione per l'incontro. "L'assessore Sabella ha assunto l'impegno, prima di sottoporre all'attenzione della parte sindacale una concreta ipotesi di riorganizzazione del Corpo, di verificare quanto lamentato dalla parte sindacale anche attraverso la visita dei Gruppi territoriali per incontrare il personale. È stato infatti concordato che solo questo nuovo percorso dell'amministrazione basato su un confronto aperto e responsabile con la parte sindacale e gli operatori del Corpo potrà portare all elaborazione di un progetto riorganizzativo condiviso". 

E proprio sui gruppi territoriali ieri si è aperto un caso che però ha fatto suonare, per l'assessore Sabella, un campanello d'allarme. A tavolo appena aperto un comunicato dell'Ugl anticipava i contenuti della riunione. "L'assessore proporrà la riorganizzazione del corpo. Addio ai gruppi municipali, ci saranno 6 gruppi rispetto ai 19 attuali", il senso del comunicato della sigla sindacale. Tanto è bastato per creare il panico tra i presidenti dei municipi.

Racconta chi era presente all'incontro che la riunione è stata interrotta da almeno quattro chiamate di altrettanti minisindaci. Sabella li ha tranquillizzati, al punto che nel comunicato finale è arrivata la reprimenda per l'Ugl: "Prima ancora che iniziasse la riunione, alla quale non ha neppure partecipato, ha diffuso una nota con informazioni false sui temi oggetto della riunione, con il solo intento di creare allarmismo e divisioni nel Corpo e tra i cittadini"

L'idea di riforma però, nonostante le smentite, c'è. Da mesi è sul tavolo dei sindacati. Una bozza, di sei pagine, fu consegnata dal comandande del Corpo Raffaele Clemente nel dicembre del 2014. Oggi, con Sabella interlocutore, uomo forte da un punto di vista mediatico, l'intenzione dell'amministrazione è di riproporla.

Diversi i motivi. La polizia locale ricopre un ruolo sempre più centrale per la città. Nel contempo però è evidente a tutti che così non funziona. Mancano però i fondi per gli investimenti: non si potrà assumere e non si potrà elargire straordinari. I servizi, fra l'altro in continuo aumento, vanno però coperti. Sinora si è provveduto a fare di necessità virtù, spostando ad esempio vigili dalla periferia al centro per combattere gli abusivi. L'idea è ora di intervenire una volta per tutte. Addio quindi ai gruppi municipali. Istituzione di un'unica centrale operativa e divisione del territorio in sei macro aree. Contemporaneamente i gruppi speciali diventerebbero solo due. In questo modo si accentrerebbe tutto e si consentirebbe di spostare i vigili sui servizi di volta in volta prioritari. I municipi, e in particolare i loro presidenti, resterebbero privi di quello che forse è oggi il loro unico vero potere effettivo.

Anche per la convinzione che questa idea c'è, oggi, nonostante la strigliata, l'Ugl non corregge il tiro e spiega: "Massima stima per l’assessore Sabella ma le nostre affermazioni sul tentativo di espropriare i municipi dei loro gruppi territoriali erano fondate. Nessuna volontà di diffondere notizie false, ne tantomeno di creare divisioni all’ interno del Corpo, il progetto di suddividere in settori cittadini la Polizia Locale a scapito dei gruppi municipali, era esistente ed è stato sottoposto all’attenzione del tavolo, come per altro confermato dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa dai sindacalisti presenti. Restiamo convinti della buona fede e dell’assoluta estraneita’ dell’assessore Sabella alla stesura di un discutibile progetto, esistente da circa due anni, essendo egli stesso di recente nomina quale delegato alla Polizia Locale e, sottolineando lo spirito di corpo  che ha contraddistinto le organizzazioni sindacali tutte, nel respingere ogni tentativo di polverizzazione del Corpo, ringraziamo quei Presidenti di Municipio che non hanno fatto mancare, a riunione  in corso, il loro legittimo interessamento alla vicenda".

E il muro lo alza preventivamente anche la Cisl che spiega: "Non potrà comunque esserci nessun progetto di riorganizzazione del Corpo che non tenga conto del diffuso presidio del territorio e che non esistano cittadini in questa città di serie A e B. Il rilancio organizzativo dovrà avere al centro soprattutto il rilancio della dignità e dei diritti dei lavoratori della Polizia locale di Roma".

Anche la Uil, pur esprimendo soddisfazione, fa capire che se l'idea è di sciogliere i gruppi municipali, ci sarà muro: "In una prima fase dell’incontro l'assessore ha voluto comunicare alcune linee guida che, in un prossimo futuro, potrebbero impostare il Corpo. Un progetto che, praticamente, andrebbe a ridurre significativamente le sedi territoriali del Corpo. In una seconda fase, invece, l’incontro ha assunto toni e tinte molto forti, soprattutto quando le Organizzazioni Sindacali hanno dimostrato allo stesso Assessore che questo programma da lui esposto come una assoluta novità era qualcosa di già visto, in quanto presentato dalla stessa Amministrazione Marino"

In attesa è il Sulpl che spiega come "dopo anni in cui assistiamo a promesse ed accordi disattesi possiamo solo aspettare che i fatti seguano le parole. Non diamo cambiali in bianco"

I presidenti di municipio sono in allerta. A parlare per tutti è Daniele Torquati: "Non si è nemmeno concluso il confronto tra l'Assessore alla Legalita' Alfonso Sabella e le principali sigle sindacali che gia' si alimentano polemiche sulla futura organizzazione della Polizia locale di Roma. Non esiste la proposta di abolire i Gruppi municipali e di dividere il territorio romano in 4/6 quadranti. E diffidiamo chiunque a diffondere notizie e proposte che non esistono. Una proposta del genere, se esplicitata ed esistente, andrebbe comunque maggiormente discussa e approfondita. Non abbiamo bisogno di allarmi, ma di scelte condivise. Per questo siamo certi che qualsiasi proposta sul corpo della Polizia locale terra' conto di quella prossimita' di cui abbiamo bisogno come Presidenti per contrastare fenomeni quali l'abusivismo commerciale e edilizio. Un tema cosi' delicato, come quello della riorganizzazione della Polizia locale, tema peraltro che interroga anche sul tema del decentramento, merita quell'approfondimento e quell'attenzione di cui Sabella e' garanzia. Restiamo dunque fiduciosi del confronto avviato con i Sindacati, ma aspettiamo di essere ascoltati e convocati dall'Assessore".

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