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Fiumicino, sit-in delle guardie giurate della Securpol. Da due mesi sono senza stipendio

Una delegazione di dipendenti ha organizzato una protesta a Fiumicino sotto la sede della società di vigilanza privata. Bianchi (UGL): “Situazione insostenibile e dai risvolti drammatici. Solo a Roma siamo in 200 ad essere senza stipendio”

A Fiumicino, nella mattinata di giovedì 24 agosto, hanno fatto la loro comparsa diversi cartelli. “Corruzione, ma chi paga?”. Ed ancora “Securpol senza stipendio, vergogna”. Sono stati portati lì da una delegazione di dipendenti della Securpol Group, l’istituto di vigilanza privata sull'orlo del fallimento. Milioni di debiti e migliaia di lavoratori finiti senza busta paga. 

Una condizione drammatica

"Purtroppo questo clima d’incertezza in cui viviamo è insostenibile  ed è già stato la causa di eventi luttuosi – spiega Leucio Bianchi, dirigente nazionale Sicurezza civile dell’UGL – Un collega preoccupatissimo per la sua condizione, è stato colpito da un ictus lo scorso 15 agosto ed è deceduto all’ospedale di Tor Vergata. Un altro purtroppo, ha deciso di togliersi la vita pochi giorni più tardi, il 18 agosto”. La situazione che stanno vivendo questi lavoratori, che pagano per il grave dissesto economico dell’azienda, è davvero drammatica.

Duecento dipendenti soltanto nella Capitale

“Soltanto a Roma i dipendenti della Securpol sono 200 – ricorda Leuci – e sono occupati nel trasporto valori, nel servizio di pattugliamento, nella vigilanza fissa presso banche, enti pubblici e privati, supermercati e cantieri sotto sequestro”. La questione è che la società, ha smesso di pagare gli stipendi. “Non abbiamo ricevuto la quattordicesima né la mensilità di agosto. Molti poi, si sono visti accreditare solo un acconto di 700 euro su quella di luglio”.

Il Sit-In di protesta a Fiumicino

Una situazione insostenibile per le famiglie di questi lavoratori . Da qui il sit-in che si è svolto giovedì 24 agosto a Fiumicino. E’ stato organizzato “per chiedere l’intervento tempestivo dell’amministrazione giudiziaria e del ministero dell’Interno. Se non ci saranno risposte adeguate – fa sapere Enrico Doddi, segretario nazionale dell’UGL Sicurezza Civile - sono pronto ad incatenarmi davanti all’azienda e ad iniziare uno sciopero della fame”. Come ha ribadito Doddi “i dipendenti dell’istituto vivono in una condizione esasperata a causa delle vicende giudiziarie legate ad un crack da 160 milioni di euro e al conseguente sequestro dei conti aziendali da parte della magistratura, e sono da circa due mesi senza stipendio, 14esima ed eventuali rimborsi 730”.

Le disdette dei contratti

“Mentre i clienti della società disdettano i contratti – sottolinea il segretario nazionale della categoria - due lavoratori hanno perso la vita, uno colto da malore e un altro suicida. Oltre al mancato pagamento degli stipendi, i dipendenti non ricevono nessuna comunicazione dall’amministrazione giudiziaria e si trovano in un vero e proprio limbo di incertezza. Se le istituzioni non interverranno tempestivamente per contribuire ad individuare una soluzione – conclude - metteremo in campo tutte le azioni necessarie per tutelare i dipendenti e porre fine a questa situazione drammatica”. A partire da uno sciopero della fame, annunciato per il 31 agosto.
                 

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