Federalismo fiscale e secondo decreto per Roma Capitale: cosa cambia?
Ecco spiegato in sintesi il contenuto del secondo decreto per Roma Capitale che, al momento, è in attesa del secondo sì dalla commissione bicamerale
Si sente tanto parlare di federalismo fiscale, di Roma Capitale e di provvedimenti con i quali la città eterna dovrebbe avere più poteri e competenze su nuovi settori. Attualmente il secondo decreto in materia è stato approvato lo scorso novembre dal Consiglio dei Ministri ed è in attesa del secondo sì dopo essere passato all'esame, nelle passate settimane, delle compenti Commissioni parlamentari e delle Conferenze Stato-Regioni e Stato-Città. Sì, ma in sostanza cosa cambierà? Cosa vuol dire federalismo fiscale per la città di Roma? Precisando che il provvedimento va a determinare i poteri e le funzioni che vengono trasferiti dallo Stato a Roma Capitale proponiamo una sintesi (fonte il sito del Comune) delle funzioni amministrative che passeranno al Campidoglio:
ARTE E CULTURA - Concorso alla valorizzazione dei beni storici, artistici, ambientali e fluviali, in accordo con i dicasteri competenti. Le nuove funzioni comprendono: promozione e sostegno degli interventi di conservazione del patrimonio culturale, incluse importanti attività in concorso con lo Stato (valorizzazione dei beni culturali di proprietà statale mediante partecipazione alla Conferenza delle Soprintendenze; realizzazione di opere pubbliche su aree archeologiche, prendendo parte alla procedura di “verifica di interesse archeologico” con gli uffici ministeriali; rilascio di autorizzazioni, nulla osta e pareri preventivi sempre in sede di Conferenza delle Soprintendenze). Catalogazione dei beni culturali presenti sul territorio romano, in concorso con Ministero, Regione e altri enti preposti. Passano infine a Roma Capitale le competenze finora governative sul Teatro dell’Opera. Restano invece fuori dalla sfera d’azione del Campidoglio i beni storico-architettonici amministrati dal Fondo per gli edifici di culto.
EDILIZIA E ABUSI - Altre competenze attribuite in materia a Roma Capitale riguardano la definizione di procedure condivise con Stato e Regione per le sanzioni e la repressione degli abusi edilizi su beni vincolati, ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio.
AMBIENTE - In materia ambientale la città concorre a definire le politiche per la tutela del paesaggio e gli indirizzi di tutela, pianificazione e recupero; partecipa all’attività di vigilanza sui beni paesaggistici; individua e gestisce le riserve statali fuori dai parchi nazionali. In materia di protezione civile, emana le ordinanze per interventi di emergenza e dichiara, su richiesta della Regione Lazio, lo stato di “eccezionale calamità naturale”.
ECONOMIA, SOCIETA' E TURISMO - Roma Capitale coordinerà i tempi di svolgimento delle fiere nazionali e internazionali sul proprio territorio; istituirà e gestirà gli uffici di rappresentanza e promozione turistica all’estero, senza nuovi oneri per la finanza pubblica. Sempre in tema di turismo, il decreto prevede un’apposita sezione “per la valorizzazione e lo sviluppo del sistema turistico di Roma capitale”, le cui linee guida sono attuate dal Sindaco “d’intesa con il Ministro per il turismo e lo sport e le competenti amministrazioni dello Stato e delle Regioni”.