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Scuole, continua la polemica sul rientro in classe ma la Regione si difende: "Convochiamo tavoli da mesi"

Fissata per martedì una riunione con l’associazione nazionale presidi Lazio, poi un confronto con genitori, studenti e insegnanti

L’apertura delle scuole superiori è stata rinviata al prossimo 18 gennaio e in attesa di indicazioni più concrete, da molti istituti di Roma, giungono parole di dissenso rispetto alla gestione attuata dalla Regione Lazio. L’assessore alla scuola, Claudio di Bernardino, però non ci sta e snocciola l’operato della Regione fino ad ora e le iniziative future anticipando la convocazione di un nuovo tavolo per martedì.

Il rinvio del rientro in classe non ha sedato la protesta, già perché molte delle scuole di Roma, hanno annunciato manifestazioni e mobilitazioni, l’obiettivo è tornare in aula in sicurezza. Alle richieste degli studenti si sono aggiunti anche i docenti e il personale Ata. Al liceo ‘Anco Marzio di Ostia’ è partita una mobilitazione, anche social ‘A scuola sì ma non così’.

Anche i giovani del ‘Tasso’ saranno in sciopero a partire dall’11 gennaio contro ‘la strumentalizzazione della politica’: “Il vero virus nelle scuole è la mala gestione - si legge nella comunicazione del collettivo politico del Liceo - Virus che già in questi anni di tagli all'istruzione ha serpeggiato silenziosamente nelle scuole italiane di ogni ordine e grado ma che, col sopraggiungere della pandemia, si è manifestato mettendo in risalto fratture profondissime”. Alla protesta si aggiungono gli studenti del liceo 'Kant' che in una lettera hanno messo nero su bianco la loro indignazione rispetto alle misure adottate dal governo per il rientro in classe e pur affermando la loro contrarietà alla 'dad' perché 'non è scuola' chiedono a chi di dovere di investire sul loro futuro e su quello delle generazioni che verranno. 

Intanto dall’assessorato regionale alla scuola hanno spiegato: “A gennaio abbiamo parlato del potenziamento dei mezzi pubblici di trasporto, dei test Covid gratuiti per gli studenti e insegnanti, del monitoraggio attento sulla curva dei contagi. Inoltre, abbiamo accolto le richieste da più parti avanzate sul posticipo della data del rientro in presenza per le superiori; è stata invertita la percentuale di ingresso degli studenti 40%-60% ed è stato ridotto l'orario delle singole lezioni a 50 minuti”.

È stata convocata per martedì una riunione con l'associazione nazionale presidi Lazio e le organizzazioni sindacali, cui seguirà entro la fine della prossima settimana un confronto con le rappresentanze dei genitori, degli studenti e le istituzioni scolastiche. “Come assessorato alla Scuola, abbiamo sollecitato un monitoraggio per completare interventi di potenziamento della connettività presso gli edifici scolastici di secondo grado e, per garantire la dad, già abbiamo stanziato 3,5 milioni di euro per le scuole superiori” ha concluso Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio.

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