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Le scuole al gelo finiscono in Procura: "Il Comune risarcisca le famiglie"

Il Codacons presenta oggi un esposto ai giudici per interruzione di pubblico servizio. Ieri decine di segnalazioni e proteste per le aule fredde, tanti gli studenti costretti a tornare a casa

Scuole al gelo il primo giorno dopo le vacanze natalizie? Il caso finisce in Procura. E' il Codacons a presentare oggi un esposto alla magistratura per interruzione di pubblico servizio, dopo le tante proteste ricevute da studenti, insegnanti, genitori.  

"L'impossibilità di frequentare gli istituti scolastici a causa delle temperature proibitive delle aule configura l'interruzione di un servizio pubblico quale è l'istruzione - spiega il presidente Carlo Rienzi - per questo vogliamo sapere chi siano i responsabili di tale grave situazione e cosa abbia fatto il Comune di Roma per prevenire un disservizio così grave alla popolazione"

E ancora contro l'amministrazione si scaglia il Codacons, che chiede alla sindaca Raggi di risarcire le famiglie per i disagi e i danni subiti. "Tra ieri e oggi molti genitori, non potendo lasciare i figli piccoli in asili e scuole gelide, sono stati costretti a riportare i bimbi a casa, ricorrendo a ferie e permessi sul lavoro o pagando baby sitter - prosegue Rienzi - un costo enorme per le famiglie che ora il Comune di Roma dovrà risarcire, se non vuole ritrovarsi sommerso da azioni legali da parte dei genitori".  

Proprio il Comune, nella serata di ieri, ha fornito i numeri dei disservizi e tentato di placare le polemiche. "Su 1124 impianti termici controllati sono stati riscontrati malfunzionamento o mancati avvii in 62 di questi". Ribadendo, ancora una volta, di aver effettivamente acceso i termosifoni sabato 7 gennaio, con anticipo di oltre 24 ore, vista l'emergenza freddo. 

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