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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Servizi educativi per disabili, i lavoratori bocciano il nuovo regolamento: annunciato lo sciopero

Contestato il nuovo regolamento per il servizio educativo rivolto agli studenti con disabilità

Il nuovo regolamento sul “servizio educativo per il diritto allo studio, all’autonomia ed all’inclusione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità” non piace agli operatori che dovrebbero metterlo in pratica.

Lo sciopero

Il malcontento era già stato sottolineato, con una mobilitazione messa in campo ad inizio aprile da un centinaio operatori educativi per l’autonomia (Oepa), vale a dire gli ex Aec. A distanza di un mese, poiché il Campidoglio rimane dell’intenzione di approvare il nuovo regolamento, CUB e USB hanno deciso di mobilitarsi al fianco degli operatori, annunciando uno sciopero per il 28 aprile. 

Servizio anche nelle scuole paritarie

“Sono tanti i punti del regolamento che contestiamo a partire dal proposito di estendere il servizio alla scuola privata. E’ un paradosso perché, già oggi, risulta carente nella scuola pubblica” ha sottolineato Germano Monti, portavoce romano degli ex Aec. Al riguardo si è espresso anche il Dipartimento scuola che, pur approvando l’impianto complessivo del nuovo regolamento, ha sollevato una serie di rilievi perché contiene delle disposizioni che “appaiono confliggere con specifiche norme di legge”. E’ il caso, ad esempio, di quanto previsto all’articolo 1, laddove si fa riferimento all’intenzione di garantire il servizio educativo a tutti i discenti con disabilità, frequentanti “anche le scuole paritarie”. Un proposito che, ha rilevato il Dipartimento, “è illegittimo ai sensi della legge 62/200 sulla parità scolastica”.

L'aspetto contrattuale

Non c’è però solo il passaggio relativo all’allargamento del servizio. Sul piano contrattuale, viene fatto notare che il positivo aumento di livello, da C1 a D1, per com’è formulato, richiesta di avere degli effetti molto contenuti. La maggior parte di noi lavora part time: metà della giornata come operatore educativa e l’altra metà come assistente domiciliare. Con le cooperative il contratto è però unico, al livello C1. Pertanto – ha spiegato il portavoce romano degli ex Aec –  non è possibile recepire questo aumento, se riguarda solo l’attività svolta a scuola”. 

La contestazione

Il nuovo regolamento, oltre a dover tenere conto dei rilievi avanzati dal Dipartimento, che contesta una mezza dozzina di articoli perché in contrasto con le disposizioni del TUEELL o con legge di rango regionale. Oltre a questo, ed alla valanga di emendamenti che l’opposizione ha iniziato a protocollare,  a fine mese, dovrà fronteggiare anche lo sciopero appena indetto da CUB e USB.
 

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