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Gelo, ancora in classe con sciarpa e cappello: "Sette i casi rimasti da risolvere" 

Il Comune aggiorna i dati, mentre l'ufficio scolastico del Miur chiede "con urgenza" di essere messo a conoscenza dei malfunzionamenti ancora in corso

Impianti guasti, aule comunque fredde nonostante l'accensione, topi, qualcuno senza acqua. Un pessimo rientro quello degli studenti romani post Epifania. Lunedì guasti ai termosifoni in decine di istituti (62 su 1124 secondo i dati forniti dal Campidoglio) hanno costretto molti studenti a tornare a casa e molte famiglie ad assentarsi da lavoro per andare a riprendere i più piccoli da elementari e materne. Ieri i riscaldamenti sono partiti in quasi tutte le scuole, ma nelle classi è ancora gelo. 

Dal Gassman al Tasso al Pascal di Pomezia stare tra i banchi è ancora una sofferenza. Le classi non si sono riscaldate a sufficienza. E c'è chi è rimane alle prese con impianti rotti, dall'Amendola Guttuso di Ostia Nuova all'Enriques di Acilia, all'Istituto comprensivo Fontanile Anagnino a Morena, ancora chiuso.  "Perché la provincia non autorizza l'accensione anticipata almeno alle 4,00 della mattina in giorni di emergenza freddo? Possibile che, nonostante l'ordinanza del sindaco alla mano, non si possa fare nulla per modificare l'accensione automatica?". La signora Elena scrive a RomaToday infuriata: "Controllate cosa sta accadendo alla succursale di via delle Vigne del Liceo Scientifico Keplero. I ragazzi questa mattina non sono entrati perché ancora si oscillava intorno ai 12 gradi all'interno delle classi. Lunedì erano a 10,5 gradi".

Sette i casi rimasti da risolvere stando all'ultimo report del Comune aggiornata a ieri sera. Cinque riguardano perdite idriche all’interno dell’edificio scolastico (via Marzabotto, largo Dino Buzzati, via Libero Leonardi, via Gesù e Maria, viale Adriatico 140), in via dell’Idroscalo si è allagata la centrale termica, in via Benedetto Croce i problemi sono legati all’impianto elettrico dell’Acea. Inoltre, fa sapere il Campidoglio sulla base delle schede tecniche fornite dal dipartimento Simu: "Gli impianti degli edifici scolastici di Via Concesio e Via Mengotti, per i quali nella giornata del 9 gennaio era stata lamentata un’accensione di poche ore, oggi risultano attivati secondo il normale orario (dalle ore 5.00 alle ore 16.00). Un percentuale di impianti inferiore al 10%, per vetustà o ragioni varie, non è stata attivabile da remoto alle ore 5.00, ma tale inconveniente dovrebbe non ripresentarsi nelle giornate future o eventualmente ripresentarsi in percentuale inferiore". Senza contare gli ottocento studenti del liceo Righi rimasti senza acqua, costretti a tornare a casa a seguito della determinazione di sospensione delle attività scolastiche firmata dalla preside Monica Galloni. E poi ci sono gli alunni del Leonardo Da Vinci, a Maccarese, in strada non per il freddo ma per i topi che invadono le aule da settimane. Il sindaco Montino a chiesto aiuto a Raggi per una risoluzione definitiva del problema.

Insomma, le criticità ci sono ancora, anche se dovrebbero andare verso una soluzione definitiva. Nel frattempo il Codacons ha presentato un esposto in Procura per interruzione di pubblico servizio, e l’ufficio scolastico regionale del Lazio (Miur) ha mandato una circolare agli istituti chiedendo di segnalare i guasti agli impianti di riscaldamento. La richiesta è "urgente": c’è tempo fino a mercoledì 11 gennaio alle 11. Una vera e propria indagine avviata del Ministero per fare chiarezza sull'accaduto e, come spiega dal direttore generale Gillo De Angelis, per "sollecitare la Città metropolitana o il Comune a intervenire e prevenire situazioni del genere in futuro".
 

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