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Scuola, genitori operai al posto delle ditte: "Non sostituiranno l'amministrazione"

Il regolamento per la manutenzione partecipata in commissione. La bozza è stata presentata dai consiglieri Dario Nanni e Valentina Grippo. L'assessore Cattoi: "Attività complementare a quella dell'amministrazione"

Genitori che tinteggiano le aule dei figli, riparano infissi, cambiano lampadine. Sono sempre di più i cittadini che volontariamente, e piuttosto che aspettare l'amministrazione, si improvvisano operai. E a Roma si è pensato di creare ad hoc un regolamento che consenta proprio questi piccoli interventi di manutenzione. Oggi se un genitore può ripulire o no l'aiuola di un cortile lo decide il preside dell scuola, che spesso si trova costretto a respingere le richieste per l'assenza di coperture assicurative. 

Insomma, la "manutenzione partecipata" verrà fissata con regole certe che permettano altrettanto certi permessi. A illustrare le norme il presidente della commissione Lavori pubblici, Dario Nanni, e la vicepresidente della commissione Scuola, Valentina Grippo, ora sottoposte all'esame delle commissioni, poi dei Municipi e dell'Assemblea capitolina.

Il documento contiene uno schema di protocollo da siglare con le scuole: ogni istituto che aderisce all'intesa avrà garantita, da parte di Roma Capitale, la copertura assicurativa dei lavori. Per sostenere queste spese, attualmente a carico delle associazioni stesse, si prevedono forme di sponsorizzazione da parte di privati, fondazioni e onlus.

"La scuola come luogo aperto e inclusivo che, oltre a curare l'educazione e la formazione delle giovani generazioni, sia anche un momento di aggregazione civica e integrazione socio-culturale del territorio". E' questa l'idea che ha in mente l'assessore capitolino alla Scuola, Alessandra Cattoi, che guarda quindi con interesse e con favore al fenomeno crescente della partecipazione dei genitori alla vita scolastica, sia in termini di cura degli spazi (tinteggiatura, manutenzione ecc.) sia in termini di richiesta di spazi per attività e incontri.

C'è il rischio che i genitori finiscano per sostituirsi all'amministrazione? Non per l'assessore, che in risposta ad alcune domande dell'agenzia Dire non sembra vacillare: "Non ho alcun dubbio che l'impegno di tanti genitori sia complementare e non sostitutivo. Quello che mi ha colpito di più è proprio la volontà di essere protagonisti: partecipare alla gestione della scuola per utilizzarne le strutture anche in orari extrascolastici, coinvolgere le amministrazioni, le altre scuole, il mondo dell'associazionismo. Tutto dimostra che chi è disposto a impegnarsi per migliorare la scuola lo fa con il massimo spirito di fattività e collaborazione". 

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