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Scuola, il Governo posticipa: alle superiori si torna l'11. Ancora allo studio il piano trasporti

Dopo giorni di dibattito interno alle forze politiche e polemiche da parte del mondo scolastico arriva il mini slittamento dal 7 all'11 gennaio

Il Governo ha deciso di posticipare. Nella seduta fiume del Consiglio dei ministri di ieri è arrivato il via libera: la scuola superiore riaprirà l'11 gennaio e non più il 7. È la mediazione raggiunta tra la posizione del Partito democratico che premeva per il rinvio della riapertura al 15 e quella di M5s e Italia Viva che puntavano alla ripartenza immediata il 7. 

Le proteste di presidi e studenti

Nei giorni scorsi non sono mancate rimostranze da parte di presidi, studenti e sindacati, tutti contrari a una riapertura affrettata e senza misure di sicurezza adeguate. "Noi siamo da sempre per la frequenza degli studenti in presenza, non in dad, ma ad alcune condizioni: distanziamenti in classe, misure profilattiche previste dal Cts e che siano adeguati e funzionali i trasporti pubblici" ha spiegato il presidente dell'Associazione nazionale presidi per il Lazio Mario Rusconi. Diverse le lettere arrivate da singoli istituti scolastici per chiedere un rinvio. Dubbi e perplessità anche dalle autorità sanitarie. Lo stesso direttore dello Spallanzani Francesco Vaia ha frenato: "Imprudente riaprire il 7". Per il momento la data è fissata all'11. Ma non è escluso che la Regione Lazio possa in autonomia posticipare ulteriormente. 

Nuovi tempi in classe

Intanto per quanto riguarda la nuova organizzazione della giornata scolastica, restano i doppi turni di ingresso. Il 60% dei ragazzi entrerà alle 8, il 40% alle 10. Previsti anche rientri il sabato per alleggerire il carico sulla settimana. E la durata delle singole lezioni sarà di 45 minuti, come da richiesta dei sindacati accolta dalla Regione Lazio. 

Il piano trasporti

Per quanto riguarda il trasporto pubblico, Atac garantirà 1500 corse in più, dopo aver dato in affidamento a privati 8 linee tpl. Si aggiungono poi, sempre in affidamento, 35 linee scolastiche. Per quanto riguarda i trasporti a gestione regionale, oltre 600 bus privati consentiranno a Cotral di avere oltre 400mila posti in più al mese sulle linee extraurbane e quasi 900mila su quelle urbane. 

Per valutare nel complesso il piano trasporti è comunque previsto per oggi un nuovo vertice organizzato dalla Prefettura di Roma, per fare il punto sulle strategie messe in campo dagli enti locali, Regione e Comune, oltre che per affrontare la questione metropolitana e di un suo utilizzo in sicurezza. 
 

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