rotate-mobile
Politica Centro Storico / Largo del Teatro Valle, 9

Gli occupanti del Valle ad Alemanno: “Dove sono 1,2 milioni € del Bilancio?”

Alemanno definisce il Valle un "centro sociale mascherato". Gli occupanti: "Dopo solo 2 mesi, più di 2200 cittadini sono diventati soci fondatori della Fondazione Teatro Valle Bene Comune"

"Riuscirò ad affidare ad Albertazzi il Valle che si sta trasformando in un centro sociale" queste le parole pronunciate da Alemanno alla presentazione di Rete Attiva x Roma. Frase che ha scatenato subito la reazione degli occupanti dello storico teatro che rimarcano il valore del cartellone artistico da loro realizzato e controbattono chiedendo conto dei soldi destinanti in bilancio al Valle e mai usati dal Comune: “Se Roma da un anno conosce un nuovo risveglio culturale è grazie all'attività e alla cura che un'intera comunità svolge all'interno del Teatro Valle. Siamo piuttosto interessati a sapere che fine hanno fatto 1,2 milioni di euro stanziati nel bilancio comunale per la stagione del Valle, denaro pubblico e dunque di tutti, che l'amministrazione ha risparmiato". E' quanto chiedono al sindaco di Roma Gianni Alemanno i lavoratori dello spettacolo che dal 14 giugno scorso occupano il Teatro Valle. "Se l'amministrazione è sinceramente interessata alla cittadinanza attiva - hanno aggiunto - l'unica cosa che può fare è ascoltare quello che la cittadinanza stessa propone".

Non si sentono 'illegali' gli occupanti del Teatro Valle e respingono l'accusa rivolta loro oggi dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, che ha definito l'occupazione che dura da nove mesi nient'altro che un "centro sociale mascherato". "Mi auguro di poter dare a Giorgio Albertazzi la direzione artistica del Valle - ha aggiunto Alemanno -. Spero ci sia spazio per una 'moral suasion' di chi oggi occupa il teatro perché capisca che ci sono progetti importanti di natura pubblica e aperti a tutti e quindi non c'é alcuna voglia di privatizzare il Valle".

Il sindaco ha poi ricordato di aver "già proposto un incontro agli occupanti" che è stato però "respinto". "Se Alemanno considera illegale la nostra esperienza - hanno risposto i lavoratori che promuovono iniziative autonome nello storico teatro romano dal 14 giugno scorso - significa che considera illegali le migliaia di cittadini che stanno rendendo possibile questo progetto costituente. Dopo solo 2 mesi, più di 2200 cittadini sono diventati soci fondatori della Fondazione Teatro Valle Bene Comune. Attaccare il Valle sminuendolo a un'azione di pochi significa attaccare e non ascoltare quello che il mondo del teatro e della cultura esprime". Per gli occupanti la dichiarazione di Alemanno arriva "fuori tempo massimo" perché per loro "non si tratta più soltanto di dire 'no' alla privatizzazione. "In questo anno - hanno spiegato - l'amministrazione non ha saputo contrapporre alcuna soluzione convincente, mentre noi abbiamo elaborato una proposta concreta e realizzabile nonché rivoluzionaria: la Fondazione Teatro Valle Bene Comune". E sul caso della direzione artistica offerta dal sindaco ad Albertazzi: "Siamo stanchi di nomine cadute dall'alto e con un atteggiamento personalistico, come se la cosa pubblica fosse una questione privata del signor Alemanno. Invitiamo Giorgio Albertazzi a sottrarsi al gioco delle nomine e all'ingerenza politica e a confrontarsi con le ragioni di questa lotta che ha anche un forte valore generazionale e innovativo".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gli occupanti del Valle ad Alemanno: “Dove sono 1,2 milioni € del Bilancio?”

RomaToday è in caricamento