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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Scontri alla Sapienza: è polemica sul corteo vietato

Alla base degli scontri il corteo vietato in base al nuovo protoccolo sulle manifestazioni. Gli studenti attaccano la polizia, ma anche la Cgil che si difende: “Norme per regolamentare i cortei, non per vietarli”

Non poteva non suscitare reazioni e polemiche quanto accaduto in mattinata alla città universitaria. Alla base del divieto a far partire il corteo che ha poi provocato il blocco della Polizia e la rabbia degli studenti c'è l'applicazione delle nuove norme sulle manifestazioni nella capitale firmato la scorsa settimana dal Campidoglio e dai sindacati.

Il corteo di oggi non era autorizzato e avrebbe dovuto ricoprire un percorso non previsto tra i sei  itinerari codificati dalle nuove regole sottoscritte poche settimane fa in prefettura dai sindacati e dai maggiori partiti.

La conferma che il corteo non era autorizzato arriva dal Rettore Frati: "La Sapienza non era il luogo di partenza di nessun corteo. I cortei devono essere autorizzati dal prefetto e quello non lo era". Il Rettore ha aggiunto: “Ci sono delle regole che vanno rispettate. È come se qualcuno volesse passare per forza con il rosso anche se non si può fare”.

Gli studenti però non ci stanno ed attaccano anche chi quel protocollo l'ha firmato, ovvero la Cgil: “Cosa dice la Cgil oggi che siamo stati imprigionati nell'ateneo e picchiati dalle forze dell'ordine? Epifani, da che parte stai, con il governo o con gli studenti? La Cgil ha firmato il protocollo per regolamentare i cortei a Roma. Quella di oggi è stata una risposta militare. La Cgil deve prendere posizione, difenderci, attaccare pubblicamente con un comunicato le forze dell'ordine".

Pronta è arrivata la risposta della Cgil che ha espresso solidarietà agli studenti della Sapienza. Per il segretario Claudio Di Berardino "non va fatto un uso improprio del protocollo sui cortei. Le norme hanno il compito preciso di regolamentare i cortei e non quello di vietarli. Nessuno si nasconda dietro il protocollo per colpire il diritto di sciopero e la libertà di manifestare, né tantomeno per disattivare le forme di collaborazione che da sempre sono state agite da parte delle forze dell'ordine nella nostra città, a partire dalla ricerca del dialogo e del buon senso".

Dal sindacato confederale arriva poi una domanda: “Ci chiediamo le ragioni dell'ingente schieramento di forze di polizia ed il perché si siano costretti gli studenti dentro la città universitaria  modalità queste che negano il dialogo e sono lontane dai valori di base rappresentati proprio dal protocollo, che richiede invece una capacità di condivisione e di partecipazione".

Anche Forza Nuova ha definito non ammissibile l'uso della violenza contro gli studenti. In una nota Lotta studentesca,  formazione giovanile di Forza Nuova afferma: "Non è ammissibile che ad una  pacifica contestazione studentesca si risponda con la violenza.  Gli studenti rivendicano il diritto ad una scuola migliore, che  il Governo Berlusconi sta contribuendo, invece, a distruggere,  pertanto esprimiamo solidarietà agli studenti della Sapienza."

Il Sindaco di Roma infine, invitando alla calma ha ricordato il protocollo sui cortei firmato di recente: “E' stato appena firmato un protocollo in Prefettura per evitare la proliferazione delle manifestazioni. Non possiamo ricominciare con cortei di 2-3-400 persone che si muovono per la città”.

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