rotate-mobile
Politica

Sciopero della scuola, sindacati in piazza a Roma: lezioni a rischio

I sindacati aderenti contestano “l’invasione di campo del Governo su salario e carriera”

Non si svolgerà in piazza Montecitorio, perché davanti la sede del Parlamento la mobilitazione non è stata autorizzata dalla questura. Ma l’appuntamento dei sindacati, per la manifestazione nazionale di lunedì 30 maggio, è stato solo spostato di sede. Si svolgerà regolarmente, infatti, a partire dalle 10.30 in piazza Santi Apostoli.

Contro l'invasione di campo del governo

Lo sciopero della scuola è stato sottoscritto da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams. I sindacati hanno mobilitato la categoria “contro l’invasione di campo operata dal Governo in materie come salario e carriera, che sono di esclusiva competenza della contrattazione”. Nel dettaglio, come ha spiegato Francesco Sinopoli, il segretario nazionale della Flc Cgil: "a distanza di qualche giorno dal voto per il rinnovo delle Rsu, che ha visto un milione di lavoratori eleggere i propri rappresentanti” ha ricordato il sindacalista “il Governo ha deciso di procedere unilateralmente per decreto legge (DL 36 del 30 aprile 2022) su tematiche riguardanti la scuola senza coinvolgere i sindacati, operando un’inammissibile invasione di campo in materie, come salario e carriera, di esclusiva competenza del contratto e sottraendo risorse contrattuali per finanziare provvedimenti che mortificano tutto il mondo della scuola”.

Le richieste per docenti e personale ATA

I sindacati che hanno aderito alla mobilitazione, invece, chiedono al governo di adottare una serie di misure. Nella piattaforma, che una delegazione avrebbe voluto portare in parlamento, vengono chieste risorse “per la revisione e l’adeguamento di profili Ata” ed anche per la "equiparazione re retributiva del personale della scuola agli altri dipendenti statali di pari qualifica e titolo di studio”.  Ed ancora, nella piattaforma, viene rivendicata “la revisione degli attuali parametri di attribuzione degli organici alle scuole per il personale docente, educativo e Ata”. Tra le richieste che hanno messo d’accordo le quattro sigle sindacali, anche quelle di “ridurre il numero di alunni per classe” e di “contenere la dimensione delle istituzioni scolastiche entro il limite di novecento alunni per scuola”.

Per tutte queste ragioni lunedì 30 maggio  Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams scendono in piazza contro il decreto legge. Dall’adesione allo sciopero, che coinvolge docenti e personale Ata, dipenderà il regolare svolgimento delle lezioni scolastiche.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sciopero della scuola, sindacati in piazza a Roma: lezioni a rischio

RomaToday è in caricamento