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Roma Tpl, lavoratori senza stipendi bloccano il servizio: soppresse 43 linee

Autisti allo stremo hanno deciso di non uscire. Il silenzio dell'amministrazione pentastellata benzina sul fuoco di una situazione che si trascina così da anni

I lavoratori di Roma Tpl hanno perso la pazienza. Dopo una Pasqua senza stipendi e l'arrivo a singhiozzo di metà delle spettanze - in alcuni casi meno di quanto pattuito - alcuni degli autisti degli autobus che servono le periferie hanno deciso di bloccare il servizio. Così questa mattina da Maglianella, deposito da cui partono  gli autobus che servono la zona nord ovest della Capitale, i mezzi non sono usciti. 

Il risultato? Centinaia di romani in attesa alle fermate senza informazioni sull'effettivo passaggio dei mezzi. C'è chi si arrangia come può. I più tecnologici usano twitter ed interpellano @infoatac. La risposta? Un disco rotto: "La linea non appartiene alla rete Atac e non abbiamo altre informazioni, siamo spiacenti". Tanti i tweet di questo tipo. 

Più tardi sempre lo stesso account ha iniziato a snocciolare le linee soppresse: 08-011-013- 013D-017-018-023-024-025-027-028-030-031-032-035-036-037-066-078-086-088-146-546-701-701L-703L - 710-711-775-777-778-787-889-892-907-912-982-985-992-993-998-999-C19.

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Già ieri gli autisti, tramite social, avevano quasi preannunciato la decisione di bloccare tutto. Un avviso agli utenti

"Ci scusiamo con l'utenza per i futuri disagi che vi recheremo, ma purtroppo siamo arrivati al punto di non poter andare avanti con questa "nostra" situazione tra l'altro non decisa da noi. Nonostante ciò, stiamo cercando di svolgere il servizio regolare coscienti di voi che ne usufruite quotidianamente, ma per molti questo non potrebbe importare come ad esempio le persone che potrebbero sistemare il nostro problema. A loro non importa nulla di noi e di voi, ma sopratutto di un tpl sano, quindi non ce ne vogliate ma siamo arrivati allo stremo. Buona giornata dagli autisti della Roma tpl".

Impotenti i sindacati che, interpellati da RomaToday, confessano di non riuscire più a contenere la rabbia dei lavoratori. A far infuriare è il ritardo degli stipendi, l'ennesimo di questi anni, e l'assenza di una soluzione definitiva all'orizzonte. Benzina sul fuoco il silenzio dell'amministrazione pentastellata i cui esponenti in campagna elettorale si sono a lungo spesi con i lavoratori, promettendo soluzioni definitive al problema. Ora, una volta al potere, il silenzio più totale. 

Secondo quanto si apprende il problema del mancato pagamento degli stipendi risiederebbe nel ritardo con cui l'amministrazione comunale ha versato le spettanze a Roma Tpl. Ritardo che a sua volta sarebbe legato ad irregolarità in merito al cosiddetto Durc, il documento che attesta la regolarità contributiva dell'azienda, senza il quale la ragioneria capitolina non può sbloccare i pagamenti. RomaToday ha chiesto all'amministrazione un punto sulla situazione ma non è stata fornita alcuna risposta. 

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