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Asili nido e scuole materne di Roma Capitale: il 27 maggio sarà sciopero

La mobilitazione è stata indetta da Fp Cgil Roma e Lazio e Cisl Fp Roma e Rieti. L'annuncio su Twitter: "#ScioperoScuola Diritti, lavoro, educazione di qualità x i #BimbiDiRoma"

È scontro aperto tra i sindacati e l'amministrazione comunale in merito alla trattativa sul nuovo contratto e sulla nuova organizzazione degli asili nido e delle scuole dell'infanzia della Capitale. Fp Cgil Roma e Lazio e Cisl Fp Roma e Rieti hanno indetto uno sciopero per il 27 maggio per il settore educativo-scolastico di Roma Capitale.

La mobilitazione è stata annunciata su twitter dalle due sigle sindacali. "#Roma, #Infanzia. #Cgil e #Cisl: il 27 maggio #ScioperoScuola Diritti, lavoro, educazione di qualità x i #BimbiDiRoma". Già il 29 aprile scorso i sindacati avevano indetto lo stato di agitazione.

E' fallito così il tentativo di conciliazione del Prefetto di Roma Franco Gabrielli sulla vertenza scuola aperta dai sindacati con il Campidoglio. "L'Atto unilaterale è diventato un vessillo dell'inefficienza, sempre più simbolo del fallimento di un modello non partecipativo, dove si vuole decidere per tutti senza ascoltare le ragioni dei lavoratori e le necessità reali dei servizi alla cittadinanza" scrivono la Cgil Roma e Lazio e la Cisl Fp. Infatti, dopo aver elencato al Prefetto "tutti gli elementi di illegittimità organizzativa della deliberazione di giunta n. 236 del 1 agosto 2014", i sindacati hanno evidenziato "che per il settore educativo-scolastico occorre fare un passo indietro, sospendere l'atto unilaterale, aprire tavoli specifici di confronto sull'organizzazione del lavoro delle insegnanti scuola infanzia e delle educatrici asili nido; in caso contrario il settore imploderà su se stesso e a pagare il salato prezzo saranno, prima di tutto, i bambini e le loro famiglie". Per questo si dicono "pronti a ragionare per trovare soluzioni, difendendo senza indietreggiare diritti e dignità delle lavoratrici", nonostante "non abbiamo colto la stessa disponibilitò nell''amministrazione".

Per la Cgil Roma e Lazio e la Cisl Fp di Rieti "nonostante il continuo 'puntello' del Prefetto che ha cercato ogni strada possibile per avvicinare le posizioni delle parti, Roma capitale si è graniticamente arroccata sulle proprie posizioni, non intendendo sospendere l'atto unilaterale per il settore educativo-scolastico, pretendendo un accordo definitivo, ma ignorando che, senza la citata sospensione dell'atto, oggi non è garantita la qualità del servizio e la sicurezza dei lavoratori e dei bambini (siamo addirittura in carenza di personale ausiliario, cosi che tante strutture non sono adeguatamente vigilate)".

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