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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Rifiuti, i sindacati: "Novità positive dal cda Ama o sarà sciopero"

Il bilancio 2017 non è ancora stato approvato dal Campidoglio. Senza via libera anche le linee di credito

Novità positive o sarà sciopero. A poche ore dalla convocazione dell'assemblea dei soci di Ama i sindacati rilanciano la propria denuncia. "Da troppo tempo il Comune non dà seguito alla dichiarata posizione di mantenere l'azienda pubblica, mentre cittadini e lavoratori devono affrontare una situazione indecorosa, ormai esplosa in tutta la città" dichiarano in una nota congiunta, i segretari generali di Fit-Cisl, Fp Cgil e Fiadel di Roma e del Lazio, Marino Masucci, Natale Di Cola e Massimo Cicco.

La prima "novità positiva" che si aspettano i sindacati è l'approvazione del bilancio 2017, varato nell'aprile scorso dai vertici di Ama ma che non ha ancora ricevuto il via libera del Campidoglio. L'approvazione del documento economico sarebbe dovuta avvenire entro il mese di settembre, tanto che Roma Capitale non ha ancora approvato il bilancio consolidato bloccando di fatto qualunque possibilità di assunzione. Ma l'assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, ha dichiarato a più riprese che vuole vederci chiaro su una partita di crediti da 18 milioni di euro per opere cimiteriali rese dall'azienda capitolina. E ancora non è chiaro se il cda di domani sarà risolutivo. Non solo. Nella delicata partita tra l'ente e la sua partecipata, resta in sospeso anche la questione delle linee di credito che senza la firma di Roma Capitale dopo il 15 novembre non saranno più disponibili. 

Così, oltre "alle condizioni critiche in cui sono costretti a operare i lavoratori", per i sindacati a rischio ci sono anche "gli stipendi dei dipendenti e il servizio ai cittadini sono gravemente a rischio". Per questo, "pur consapevoli del disagio che lo sciopero dei lavoratori di Ama potrebbe provocare la posta in gioco è ben più alta: senza un intervento responsabile da parte della politica, la Capitale dovrà fare i conti con il collasso del più grande operatore in Italia nella gestione integrata dei servizi ambientali, e quasi ottomila famiglie vivranno nell'incertezza e nella preoccupazione. I tempi sono stretti, chiediamo per l'ennesima volta risposte urgenti". 

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