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Sciopero 26 ottobre: ne parla Marcelo Amendola, portavoce nazionale della Cub

Il portavoce nazionale della Cub-Confederazione unitaria di base racconta il processo che ha condotto allo sciopero, nonché le ragioni sottese e gli obiettivi che si pone l'iniziativa

Il 26 Ottobre è  il primo "venerdì nero" dell'autunno 2018, è infatti indetto uno sciopero generale nazionale promosso da numerosi sindacati. Ad essere bloccate le principali città italiane, promotrice dello sciopero è la Cub- Confederazione unitaria di base, insieme con altri sindacati che tutelano i diritti dei lavoratori. Le ragioni sottese allo sciopero sono molteplici, ad essere coinvolte sono tutte le categorie di lavoratori pubblici e privati, per 24 ore sono a rischio tutti i servizi essenziali: trasporti, asili, uffici.

Abbiamo, in proposito, contattato il portavoce nazionale della Cub- Confederazione unitaria di Base, Marcelo Amendola.

-Qual è il percorso che ha portato allo sciopero del 26 Ottobre?
-"Il percorso che ha condotto allo sciopero di Ottobre affonda le sue radici a ritroso. Il processo è inziato ufficialmente due anni fà con lo sciopero dei trasporti, parte integrante del processo è stata la promozione del referendum Alitalia. Nell'ultimo anno, prima di indire questo sciopero abbiamo partecipato a più di mille assemblee durante le quali avevamo fatto delle previsioni in relazione a quelle che sarebbero state le linee politiche del governo. Purtroppo non ci eravamo sbagliati".

-Quali sindacati sono coinvolti nello sciopero?
-"Cub, Sgb, Cobas,Usi-Ait".

Tutte le informazioni sullo sciopero a Roma

-Quali sono gli obiettivi  che  si pone la Cub con questa iniziativa?
-"L'obiettivo di fondo è cambiare rotta, bisogna abolire le evidenti disuguaglianze di cui oggi risentono in Italia lavoratori e pensionati. Vogliamo un aumento dei salari, delle pensioni, garantire la sicurezza sul lavoro. Non il reddito di cittadinanza, che è un mero palliativo, noi chiediamo il reddito garantito proporzionato a una riduzione dell'orario di lavoro. Chiediamo l'abolizione del Jobs Act, investimenti pubblici sull'ambiente per aumentare il lavoro, bonifica dei siti inquinati. Chiediamo l'abolizione della quota 100, che prevede che dalla somma di età e contributi si arrivi appunto a 100, noi chiediamo che si ottenga la pensione a 65 anni oppure con 35 anni di contributi. Da sempre Cub è in prima linea perchè vi sia la tutela dei lavoratori in quanto tali, indipendentemente dal sesso, origine etnica o religione. Ci opponiamo fortemente ad ogni genere di politica intimidatoria o dell'odio".

-Ci vorrebbe una bacchetta magica.
-"Stiamo lavorando e abbiamo ancora da lavorare, io sono convinto che occorra dar voce ai lavoratori, lo sciopero nazionale di domani sarà  un tassello che ci consentirà di garantire a tutti i lavoratori l'effettività dei diritti universali".

Metro, bus, tram a rischio venerdì 26 ottobre 2018

-A quali categorie di lavoratori è diretto lo sciopero?
-"Lo sciopero è diretto ad ogni lavoratore, iscritto o no ai sindacati promotori, lavoratore pubblico o privato. La lotta alle diseguaglianze si concretizza anche in questo".

-Quali sono le città in cui sono previsti i cortei?
-"Roma, Milano, Torino, Firenze, Napoli, Taranto, Palermo, Padova, Catania e altre città stanno aderendo spontaneamente".

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