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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Salario accessorio in Campidoglio, il 25 maggio sarà sciopero insieme alla Regione

Martedì prossimo incroceranno le braccia tutti i dipendenti pubblici regionali per la mobilitazione organizzata da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa

Torna alta la tensione tra i sindacati e il Campidoglio sulla vertenza del salario accessorio dei dipendenti capitolini. L'occasione per riaccendere la protesta è la giornata di sciopero regionale dei dipendenti della Pubblica Amministrazione proclamato da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa per l'intera giornata di martedì 25 maggio. In una nota, le rappresentanze dei lavoratori hanno gettato benzina sul fuoco. "Sette mesi di commissariamento e, alla vigilia delle elezioni comunali, nulla è stato prodotto per definire un contratto condiviso per i 24.000 dipendenti capitolini" scrivono in una nota. 

TAGLI IN BUSTA PAGA - Ad allarmare, soprattutto "l'ultima conferma nelle prossime buste paga: le quote tagliate nel 2015 dall'atto unilaterale sembra che non saranno distribuite a maggio e a giugno, come da assicurazioni fornite e da impegni presi sul tavolo di confronto. Ancora una volta chi ha la responsabilità di gestire Roma Capitale viene sconfessato dall'apparato burocratico" commentano i Segretari Generali Fp Cgil Roma e Lazio, Natale Di Cola, Cisl Fp Roma e Lazio, Roberto Chierchia, Uil Fpl Roma e Lazio, Sandro Bernardini. 

LA PROSSIMA AMMINISTRAZIONE - Lo sciopero del 25 è un messaggio alla prossima amministrazione: "Deve sapere, già da subito, che la priorità per Roma è proprio quella di chiudere al più presto la stagione degli atti unilaterali, che hanno prodotto solo inefficienze nei servizi ai cittadini e penalizzazioni per chi lavora". La situazione si trascina ormai da due anni. E dopo una lunga trattativa e un referendum, in vigore è rimasto il contratto unilaterale firmato dall'amministrazione Marino. Le speranze riposte nell'amministrazione commissariata non si sono tradotte in realtà. "La gestione commissariale ha reso spendibili tutti i 157 milioni di euro precedentemente tagliati dall'atto unilaterale, ma rischia lo stesso fallimento dalla Giunta Marino". I sindacati puntano il dito anche contro la "classe dirigente" che "non ha saputo o voluto produrre proposte utili, che non sembra all'altezza di affrontare le criticità presenti, e il cui immobilismo vanifica ogni sforzo di trovare soluzioni e onorare gli impegni assunti dallo stesso Commissario". 

LO SCIOPERO - A protestare, il 25 maggio, non saranno solo i lavoratori comunali. In piazza scenderanno tutti i dipendenti pubblici del Lazio "per chiedere il rinnovo del contratto nazionale, lo sblocco della contrattazione integrativa e interventi del Governo nazionale per superare il blocco del turn over". 

LA REGIONE - Ad incrociare le braccia anche i dipendenti della Regione Lazio. Al centro c'è il rinnovo del Contratto nazionale del lavoro, il rispetto degli accordi sottoscritti e degli impegni assunti, certezze sulle stabilizzazioni e sul salario accessorio per i lavoratori della Regione Lazio" spiegano in una nota Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl. 

VERTENZA CONTRATTO ANCHE IN REGIONE - Il dito è puntato contro l'amministrazione Zingaretti che viene accusata di "immobilismo" nei confronti del Governo: "I 100 lavoratori precari dell’ex ASP continuano a subire disparità di trattamento in merito al processo di stabilizzazione previsto dalla normativa vigente e non attuato. I dipendenti regionali continuano, nei costanti processi di riorganizzazione, a non ricevere risposte sulla salvaguardia del salario. In queste condizioni, dopo i tagli avvenuti nel 2015 che hanno ridotto le retribuzioni dei lavoratori, la disdetta unilaterale del contratto e l’apertura della trattativa smascherano le sole intenzioni dell’Amministrazione: rendere i tagli strutturali, abbassare i salari".

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