L'antiabortista Pillon ospite della Sapienza: protesta delle associazioni e degli studenti
L'ex senatore della Lega è tra gli invitati ad un seminario sul diritto dei minori e delle famiglie a Giurisprudenza. Blitz di "Non una di meno" e del Fronte della gioventù comunista
Un gruppo di studentesse e studenti della Sapienza, sia del Fronte della gioventù comunista sia dell'associazione "Non una di meno", ha organizzato un sit-in di protesta all'interno della città universitaria della Sapienza contro la presenza dell'ex senatore leghista e antiabortista Simone Pillon, ospite di un convegno organizzato dalla facoltà di Giurisprudenza.
Al convegno, che si terrà anche nella giornata di sabato, partecipano oltre a giudici, avvocati ed esperti anche la parlamentare uscente Cristina Mirella (FI) e Laura Palazzani, ordinaria di Filosofia del diritto alla Lumsa e vicepresidente uscente del Comitato di Bioetica: “Al ciclo di conferenze organizzato nell’aula magna della facoltà di Giurisprudenza, in cui tra le altre cose si parla di diritto di famiglia, sono stati invitati Pillon, Mirella e Palazzani - contestano da Non una di meno - Quest’ultima nonostante le sue posizioni apertamente antiabortiste è chiamata a parlare di bioetica. Non è questa l'università che vogliamo, la nostra è una università transfemminista dove possiamo esprimere il nostro diritto ad autodeterminarci”.
"Fuori oscurantisti e reazionari dalla Sapienza", hanno gridato universitarie e universitari, che hanno anche fatto irruzione nell'aula magna reggendo cartelli e striscioni.
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Pillon, senatore della Lega dal 2018, è appena decaduto con l'entrata in vigore della nuova legislatura, non essendo stato rieletto. Noto per le sue posizioni contro l'aborto e per la difesa della famiglia tradizionale, quella composta da un uomo e da una donna, è anche fondatore del Family Day e avvocato.
"Ultra-conservatore, ultra-cattolico, antiabortista, omofobo e complottista - accusano i giovani in protesta e in particolare Giorgia, iscritta a Lettere -: questo è Simone Pillon, ospite oggi all'interno della nostra università in occasione di un convegno sul diritto di famiglia. Nella lista degli invitati figurano anche professori tristemente noti per le loro posizioni 'pro vita' ed esponenti di diversi partiti di governo. Un’università a cui piace vantare una facciata 'progressista' e inclusiva e allo stesso tempo dà voce, amplifica e legittima posizioni oscurantiste, è un'università che prende posizione".