Sampietrini trasformati in lampade o salvadanai: "Sono in vendita nelle librerie"

“I sampietrini sono già in vendita”. La denuncia, che si riallaccia alle polemiche dei giorni scorsi in merito alla possibilità di sostituire la storica pavimentazione romana avanzata dal Campidoglio, viene da Italia Nostra. Nessuna ditta edile. O cantiere per la manutenzione stradale. Nel mirino dell'associazione ci sono le librerie: “In Viale Eritrea n. 72, presso lo store Arion, Italia Nostra Roma ha visto che i sampietrini romani non lavorati sono in vendita a 40 euro cadauno; quelli montati a lampade da tavolo (costo 300 euro circa), sonori a carillon o a salvadanaio i prezzi, sempre consistenti, variano” continua la nota. Una modalità di vendita, quella denunciata dalla storica associazione, in realtà ben diversa da quella che era stata prospettata dalle dichiarazioni dell'assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Pucci: cedere i sampietrini alle aziende che effettueranno i lavori di asfaltatura delle strade più trafficate dove il 'selciato' è considerato pericoloso per i mezzi di trasporto e ripagare così i lavori. Una sorta di “cambio merce negli appalti” ma “nessuna vendita” aveva assicurato il sindaco Ignazio Marino. E il Campidoglio anche in questo caso si difende: “Provengono da rivenditori privati”.  Il caso denunciato da Italia Nostra invece prevede la vendita di oggetti di design realizzati con sampietrini.

IL PROGETTO – Il progetto è spiegato sul sito della Aeterna Design Roma: “Prende vita dalla voglia di creare un’icona in grado di rappresentare la città eterna”. Spiega: “La nostra società acquista come materia prima per la realizzazione dei suoi prodotti, gli originali Sampietrini di Roma, che vengono dismessi e abbandonati nelle cave o depositi privati. Aeterna Design, li recupera dandogli nuova vita, grazie alle sue lavorazioni nascono i prodotti di illuminotecnica e complementi di arredo”. C'è anche il marcio di Roma Capitale: “Il progetto Aeterna Design è stato certificato da Roma Capitale per la sua originalità dei prodotti, che ha permesso all’azienda di poter apporre un certificato e il logo di Roma Capitale sui materiali di comunicazione e sul prodotto grazie ad un contratto di licenza di utilizzo del marchio”. Sul sito vengono forniti anche i numeri: 998 pezzi per le lampade e 4998 per i complementi d'arredo. Per alcune viene anche indicata la provenienza come 'Farnese' o 'Navona'.

LA DENUNCIA – Italia Nostra chiede chiarezza: “C'è qualcuno ai vertici di Roma Capitale che intende fare chiarezza sul commercio dei sampietrini? La Sovraintendenza Comunale e la Soprintendenza statale sono informate? Italia Nostra Roma ritiene che il patrimonio dei sampietri non sia nella disponibilità di Roma Capitale né della società di design che ha intravisto il business con l'avallo del Comune. Ormai è chiaro che le dichiarazioni del neo nominato Assessore Maurizio Pucci sono basate su accordi economici pregressi. I sampietrini sono già in vendita".

CAMPIDOGLIO – Il Campidoglio si è affrettato con una nota a mettere chiarezza alla denuncia di Italia Nostra. “Attenti ai cortocircuiti informativi! I sampietrini in vendita in alcuni negozi di gadget della Capitale non provengono dalla pavimentazione stradale cittadina, bensì sono acquistati dall’azienda produttrice Aeterna Design presso rivenditori privati” spiega una nota. “Il marchio Roma Capitale utilizzato per gli oggetti rientra invece nell’autorizzazione alla cosiddetta ‘brandizzazione’ regolata da un bando di evidenza pubblica del 2012. Mescolare la proposta dell’amministrazione di Roma Capitale di un diverso uso dei sampietrini rimossi dalle strade di grande percorrenze con questi gadget è del tutto fuorviante”.