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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Salva Roma, piano di rientro pronto entro il 24 giugno: "Taglieremo 15-20 partecipate"

Lo ha spiegato il sindaco Ignazio Marino al termine della riunione di Giunta: "Sarà un piano diviso in tre parti: l'analisi storica, le misure da prendere e gli investimenti"

Sarà un piano di rientro diviso in tre parti quello che dovrà essere presentato dal Campidoglio al Governo entro il prossimo 24 giugno.  L'analisi storica, le misure da prendere e gli investimenti. A spiegarlo il sindaco Ignazio Marino al termine della riunione di giunta. 

LE PRIMA DUE PARTI - “La parte sull'analisi storica è dedicata a spiegare le modalità con cui si è creato il disavanzo tra il 2009 e il 2013. La seconda parte è invece un'analisi delle misure che intendiamo prendere, di cui alcune già prese come il bilancio già approvato che è di fatto il primo step di un piano triennale che andrà in continuità fino al 2016" spiega il primo cittadino. 

IL METODO - "Abbiamo usato come metodo di lavoro un metodo scientifico basato sul benchmarking rispetto ad altre aree metropolitane del nostro Paese” ha spiegato Marino. “Appare evidente che tra il 2009 e il 2013, pur con la diversità di residenti e di prelievo fiscale, Milano ha ridotto di 200.000 euro, quindi del 12%, la spesa corrente. Nello stesso periodo a Roma è invece aumentata la spesa corrente e solo con il bilancio 2014 è stata ridotta di 117 milioni. Nel piano, evidentemente, c'è molto di più perchè ci sono interventi su tutte le aree del bilancio. Scozzese ha analizzato tutte le 20.000 voci di spesa”.

PARTECIPATE – Nel piano di rientro non potevano mancare le aziende capitoline. Ha spiegato il sindaco: “E' stata anche organizzata una proposta di intervento sulle partecipate del Comune, che sono state divise in tre grandi settori in base al tipo di erogazioni del servizio: pubblico locale, strumentale e Istituzioni, aziende speciali e mutue assicuratrici. Per tutte queste tre aree sono state fatte proposte che vanno dal proseguimento della partecipazione ad alienazioni e accorpamenti. Possiamo già dire che il numero di partecipazioni a società verrà ridotto di 15-20 casi”. 

INVESTIMENTI - “La terza parte è quella dedicata all'individuazione, con il piano di rientro, anche di un piano di investimenti divisi in macro aree. In modo tale da identificare, sulla base dei risparmi conseguiti, del taglio della spesa pubblica e della riduzione delle partecipazioni, come tutto ciò si possa tradurre in un miglioramento della qualità della vita e in investimenti in edilizia, trasporti, ciclo dei rifiuti e cultura". 

L'APPROVAZIONE – Il sindaco ha poi specificato che l'approvazione del Piano di rientro non necessita del voto del Consiglio comunale ma “solo della giunta”. Ha spiegato Marino: “Il passaggio successivo sarà portare il piano al tavolo interistituzionale convocato da Palazzo Chigi. Sappiamo che il sottosegretario Giovanni Legnini sta lavorando con Graziano Delrio per definire la convocazione del tavolo prima del 24 di giugno. Quindi io voglio arrivare per quella data con il piano definito” ha spiegato Marino. “È l'articolo 16 della legge del 6 marzo 2014 che stabilisce che il piano di rientro debba essere approvato dalla Giunta e debba essere portato al tavolo interistituzionale dove poi sarà approvato da Palazzo Chigi".

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