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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Salva Roma, Lega e M5s trovano la quadra: sì alla norma, ma sparisce la riduzione dell'Irpef

Presentato un pacchetto di 16 emendamenti per passare allo Stato parte del debito storico di Roma

Arriva la mediazione sul debito di Roma. I relatori al decreto Crescita hanno presentato in commissione un nuovo pacchetto di 16 emendamenti che contiene anche una proposta per passare allo Stato parte del debito storico della Capitale (1,4 miliardi, come previsto in origine) e per venire incontro agli Comuni in dissesto e pre-dissesto. 

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Prevista l'istituzione di un fondo ad hoc dove far confluire gli eventuali minori esborsi per rinegoziazione dei mutui da parte dell'attuale Commissario al debito di Roma, che serviranno per i debiti delle città metropolitane.

Se il debito e i conti dell'Urbe sono salvi, facendo così tirare un sospiro di sollievo soprattutto all'assessore Lemmetti che aveva lanciato l'allarme default, i romani non vedranno sulle loro tasche un effetto immediato. C'è infatti - secondo quanto riporta Il Messaggero - una cattiva notizia. Rispetto alla conferenza stampa in cui veniva annunciato il provvedimento, sembra essere saltata la riduzione dell'Irpef per i cittadini romani. Niente quindi taglio dello 0,4% che i romani pagano in più da 11 anni per ripianare i debiti, quelli contratti fino al 2008. 

La sindaca di Roma, secondo quanto si apprende dal Campidoglio ha commentato: "Tanto rumore per nulla. Diversi mesi fa lo avevamo chiesto; poi sono arrivate le europee e si è persa la ragione. Abbiamo finalmente tagliato gli interessi alle banche. L'importante è che ora Roma e l'Italia avranno 2 miliardi e mezzo di debito in meno".
 

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