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Il Campidoglio trattiene 34 milioni destinati al salario accessorio: dipendenti capitolini sul piede di guerra

L'allarme lanciato dal Sindacato Generale di Base: "Buste paga più leggere, dove sono i nostri soldi?". L'assessore Catarci: "Polemica infondata, utilizzo fondi materia di contrattazione, decideremo con sindacati"

I milioni a disposizione sono 61 in tutto, ma il Campidoglio ha disposto un incremento del fondo per il trattamento accessorio dei dipendenti capitolini di soli 27,8 milioni di euro circa. Così parte dei sindacati e dei lavoratori del comune sono sul piede di guerra. Dopo le criticità legate allo smartworking, la rateizzazione delle spettanze per l’adeguamento tabellare previsto dopo la firma del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro delle funzioni locali e la cronica carenza degli organici, il nuovo terreno di scontro tra il personale e l’amministrazione è dunque il salario accessorio. I dipendenti, dagli amministrativi ai tecnici fino ai vigili, chiedono che il Comune spenda di più per loro. 

Per i dipendenti capitolini "biste paga più leggere"

“In questo modo le buste paga dei dipendenti capitolini sono più leggere perché di fatto tutta la parte del salario accessorio, diciamo la produttività, viene decimata” - tuona ai microfoni di RomaToday, Roberto Betti del Sindacato Generale di Base. E’ stato proprio SGB a lanciare l’allarme. “Dove sono i nostri soldi?” - si legge a chiare lettere sul volantino distribuito tra gli uffici del comune. “Sebbene sia comprensibile che possano essere accantonate una parte di risorse per far fronte a qualche imprevisto contrattuale, sembra veramente troppo quello che l’amministrazione non spende per noi dipendenti” - scrive il sindacato. “Quelle - spiega Betti - sono risorse vincolate al personale ma nella delibera approvata dalla giunta non c’è traccia di come l’amministrazione pensa di farle tornare ai dipendenti”. Lo scontro è acceso. “Chiederemo contezza di questa cosa nel prossimo tavolo negoziale, ma se non avremo risposte esaustive e concrete - è perentorio il sindacalista del SGB - siamo pronti a denunciare questa distrazione di somme destinate al personale anche alla Corte dei Conti”. 

L'assessore Catarci: "Allarme infondato"

Raggiunto telefonicamente l’assessore al Personale di Roma Capitale, Andrea Catarci, tenta di placare gli animi. ​​"E’ un allarme infondato perché quella delibera (la  441/2022 ndr.)  attiene al 2022. Per il 2023 la prossima settimana inizieremo il dialogo con i sindacati sul contratto integrativo, a seguito dell’approvazione del nuovo CCNL Funzioni Locali: quella sull’utilizzo dei fondi per il salario accessorio è materia di contrattazione, cioè le decisioni vanno prese insieme alle organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori”. 

L'attacco dell'Ugl: "Grave taglio ai salari"

Ma l’Ugl parla di “grave taglio ai salari del personale”. “Dalla delibera di Giunta 441 del 2022 emerge una realtà gravissima a danno dei dipendenti comunali che si vedrebbero decurtati di circa 50 milioni di euro i fondi già stanziati e vincolati per il fondo delle spese per il personale, frutto di risparmi di gestione del triennio precedente. Sono soldi destinati al salario accessorio, fondamentale per integrare una già ben magra paga base derivante dal contratto nazionale da poco in vigore e già scaduto per il 2023, nonché per le assunzioni almeno da turn over, di cui soffrono servizi fondamentali per la cittadinanza come la Polizia Locale, i servizi sociali e le scuole” - reclamano dal Coordinamento Ugl Autonomie. 

Anche il Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale attacca. “Nel ricordare come a tali risparmi abbiano contribuito le mancate assunzioni, le centinaia di pensionamenti annui e la storica carenza organica di un Corpo di Polizia Cittadina ormai sceso sotto la soglia dei minimi storici, e costretto a destreggiarsi tra continue emergenze, chiediamo con forza interventi immediati a favore del personale, a partire da un coraggioso piano assunzionale, che possa riportare la Polizia Locale di Roma Capitale ad accettabili e decorosi livelli di efficienza e presenza, al servizio dei cittadini" - dice il segretario romano aggiunto, Marco Milani. 

L'ex assessore al Personale chiede chiarimenti

A raccogliere le proteste di dipendenti e sindacati l’ex assessore al Personale, Antonio De Santis. “Viene spontaneo chiedersi come mai la Giunta non abbia impiegato l'intero risparmio, o quantomeno una quota più cospicua di risorse derivanti dalla gestione delle precedenti annualità e, soprattutto, cosa intenda fare dei circa 34 milioni di euro non contemplati nello stanziamento in oggetto. Una trattenuta che, in attesa dei necessari chiarimenti, appare eccessiva e non giustificata” - dice l’ex assessore che oggi siede tra i consiglieri dell’Assemblea Capitolina con la lista civica Raggi. “Come mai questa Amministrazione investe così poco nel miglioramento delle performance del personale e, di conseguenza, in quello dei servizi offerti ai cittadini?”. Il quesito sarà oggetto di un'interrogazione urgente che a breve De Santis presenterà in Assemblea Capitolina. 

“La polemica alimentata dall’opposizione - replica Catarci - ha l’unico obiettivo di far dimenticare le mancanze della precedente amministrazione che, quando nel 2021 ha stipulato l’ultimo contratto, non ha saputo impegnare tutte le risorse a disposizione. A essa si è accodato il sindacato Ugl che forse non ricorda bene le regole che stanno alla base delle relazioni tra amministrazione e organizzazioni sindacali”.

“Dirigenti in tutti i municipi e più personale. Ora nuovo concorso per i vigili” 

Monta la protesta dei dipendenti capitolini

Intanto però montano proteste e sospetti. “Non vorremmo trovare che soldi che dovevano essere già nei bilanci familiari, possano diventare fondi per un autofinanziamento del prossimo contratto decentrato” - dice l’Ugl. “Così il Campidoglio farebbe il gioco delle tre carte” - vocifera qualcuno nei corridoi. “Praticamente - dice schietto uno dei dipendenti capitolini - vogliono pagarci con i debiti che hanno nei nostri confronti”. 

"Non possiamo restare senza risposta immediata di trasparenza sulla destinazione dei quasi 50 milioni presenti in delibera e non impiegati. Sono soldi vincolati che sono rimasti invece inutilizzati negli ultimi tre anni di cui chiediamo di essere informati sul loro utilizzo nell'immediato” - dice Sergio Fabrizi del coordinamento UGL-PL. Altrimenti, aggiunge, “siamo pronti allo sciopero”.
 

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