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Dagli asili senza tempo pieno alle notti senza vigili: è la Roma senza salario accessorio

Se l'ok del governo non dovesse arrivare neanche lunedì, come sperano in Campidoglio, per la città si preannuncia il caos. I sindacati: "Gli amministratori avvisino i romani dei disagi"

Buste paga di gennaio senza compensi per le prestazioni aggiuntive, sindacati sul piede di guerra e sciopero confermato per il 27. Il quadro sul salario accessorio emerso ieri al termine dall'incontro tra le parti sociali e il Campidoglio è il peggiore possibile. Ma a palazzo Senatorio si continua a essere ottimisti. Secondo quanto appreso, il subcommissario Rolli spererebbe in un parere positivo del governo per lunedì. Un ok all'ultimo minuto che consentirebbe lo sblocco dei fondi e l'inserimento degli straordinari negli stipendi. Ma se così non dovesse essere?

Cosa accadrà se, come credono in molti, il parere dovesse invece confermarsi negativo? Alla domanda di un sindacalista presente ieri al tavolo delle trattative, il subcommissario avrebbe risposto preannunciando il taglio dei servizi, conseguenza inevitabile della quale discutere eventualmente durante l'ennesima riunione già in calendario per martedì. Ecco, tradotto, cosa significa per la città. 

ROMA SENZA SALARIO ACCESSORIO - Due i fronti dove si preannuncia il caos. Gli asili nido. Qui la riduzione dei servizi riguarderebbe il tempo pieno. Le educatrici lavorerebbero solo fino a ora di pranzo, come previsto dal contratto base, con le ovvie conseguenze per le famiglie dove entrambi i genitori sono lavoratori. Dove portare i bambini nelle ore pomeridiane? Altro fronte caldo riguarderebbe la Polizia Locale, dove taglio dei servizi vuol dire niente straordinari, uguale niente vigili urbani in strada il sabato e la domenica, niente vigili urbani in servizio notturno, e niente vigili urbani in presidio durante i grandi eventi, leggi partite all'Olimpico e appuntamenti del Giubileo. I tagli toccherebbero poi anche gli amministrativi, con la chiusura pomeridiana degli sportelli voluta dall'ex giunta Marino.  

"I COMMISSARI PREPARINO I ROMANI AI DISAGI" - "C'è solo un punto positivo. Finalmente tutti quanti si sono convinti che taglio al salario significa taglio ai servizi per Roma come in una cittadina qualsiasi" tuona Stefano Giannini, del Sulpl, al termine dell'incontro. Stessi toni anche dal coordinamento romano UGL PL. "Nessuno sembra aver avvisato i cittadini di come alla voce salario accessorio siano legati importanti servizi che vanno dal tempo pieno negli asili, alle festivitá e notturni lavorati dai vigili urbani, passando per le aperture pomeridiane degli uffici Comunali". 

E ancora: "Dal momento che nell'attuale diritto del lavoro (i dipendenti comunali si ricorda hanno un contratto di tipo privatistico), nessuna parte datoriale può esigere prestazioni che non intende retribuire, forse sarebbe opportuno che anche gli amministratori pubblici informassero i romani dei disagi derivanti dall' incapacità di risolvere il problema, anzichè delegare questo compito ai comunicati delle sigle sindacali od alle deduzioni della stampa". 

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