Salario accessorio, riprende la trattativa con i sindacati: il progetto del Campidoglio
Il tavolo è convocato per martedì. Nelle intenzioni dell'amministrazione capitolina un obiettivo: legare i 'bonus' alla produttività. Intanto sui tempi nessun passo indietro: "Nuovo contratto entro il 31 luglio"
Dopo lo sciopero dei dipendenti comunali di venerdì, riparte la discussione sul salario accessorio dei lavoratori di Roma Capitale. Domani mattina tecnici capitolini e sindacati, che avevano chiesto e ottenuto di posticipare l'incontro fissato per mercoledì scorso, torneranno a sedersi al tavolo della trattativa. Per arrivare a un accordo mancano poco meno di due mesi.
Scioperi e manifestazioni non sono serviti a far cambiare idea al Campidoglio: la nuova contrattazione decentrata andrà definita entro il prossimo 31 luglio. Al massimo potrà essere accordato qualche giorno di proroga ma per ora da palazzo Senatorio preferiscono concentrarsi sul lavoro per “allineare" il comune di Roma alla normativa vigente piuttosto che sui tempi considerati del tutto congrui. Del resto, tra il Piano di rientro previsto dal Salva Roma ter e la discussione del nuovo bilancio, Roma Capitale rimane sorvegliata speciale del Governo e del Mef che con la circolare di maggio che ha 'salvato' gli stipendi dei dipendenti permettendo una deroga ha imposto un'accelerazione nella risoluzione della questione. La data di scadenza invece sta stretta ai sindacati che la considerano “una scelta arbitraria dell'amministrazione capitolina” e un “accanimento nei confronti dei salari già bassi dei dipendenti”.
PRODUTTIVITA' - L'amministrazione capitolina non vuole fare nessun passo indietro. L'obiettivo del suo 'progetto' è quello di migliorare i servizi. Come? Per il Campidoglio è necessario legare il salario accessorio e le indennità alla produttività. Stop al vecchio sistema di indennità. Per esempio si vorrebbe introdurre la turnazione, elemento che permetterebbe agli sportelli di rimanere aperti più tempo e ai dipendenti di incassare circa 240 euro in più. Anche il decentramento amministrativo, tra gli obiettivi dell'amministrazione Marino, dovrebbe fare la sua parte: nei progetti del comune un bonus potrebbe essere accordato anche a quanti accetteranno di essere trasferiti nei diversi municipi. E dovrebbe essere riconfermato anche il disagio per quanti lavorano allo sportello che dovrebbe essere pari a circa 30 euro.
POLIZIA LOCALE - Nel 'riassetto' dell'organizzazione del lavoro della macchina capitolina non manca la polizia locale: piena indennità accessoria vorrebbe essere accordata a chi lavora in strada “al servizio dei cittadini”. A mantenere i livelli retributivi per gli amministrativi invece nuove posizioni organizzative con il correlato di maggiori responsabilità a cui rispondere. Un punto, questo, che ha suscitato accese polemiche da parte dei sindacati del settore.
SCUOLA - Infine il sistema scolastico, posizione fortemente contestata da una parte degli insegnanti, dove l'amministrazione capitolina ha pensato di introdurre un 'referente' per ogni plesso in modo da agevolarne l'organizzazione in particolare per quanto riguarda le supplenze. In sintesi, secondo il disegno del Campidoglio, se tutti si adegueranno alla nuova organizzazione della macchina capitolina nessun lavoratore perderà un euro. Anzi, in alcuni casi, secondo le stime del Campidoglio, il saldo potrebbe essere positivo.
LA TRATTATIVA - I sindacati hanno già espresso le loro perplessità a riguardo spiegando le motivazioni dello sciopero. La trattativa si preannuncia tutt'altro che in discesa. Nei prossimi giorni sarà centrale anche il dialogo con il governo. A preoccupare il fatto che nel decreto Salva-Roma sia prevista la restituzione del salario accessorio con una sorta di conguaglio della parte “indebitamente” versata. I sindacati hanno chiesto con forza il ritiro della delibera che lo prevede e che fissa il termine ultimo al 31 luglio. Anche qui, come per i salari, il Campidoglio assicura: nemmeno un euro verrà chiesto indietro ai dipendenti capitolini.
I SINDACATI - Intanto i sindacati annunciano le proprie aspettative per l'incontro: "Dopo il grande sciopero, aspettiamo che amministrazione arrivi con un nuovo mandato" scrivono Cgil, Cisl e Uil. "L'amministrazione ha riconvocato il tavolo delle trattative per domani alle 10. Ancora una volta responsabilmente ci siederemo al tavolo dove ci aspettiamo che l'amministrazione si presenti con un nuovo mandato, rivisto alla luce della grande adesione allo sciopero dello scorso 6 giugno". Per i sindacati il nuovo mandato "dovrà vedere rimossi gli ostacoli che hanno determinato la mobilitazione e aperto alle proposte dei lavoratori e dei sindacati sui progetti presentati. Se così sarà, come espresso dalla Piazza del Campidoglio gremita come non si era mai visto prima, non faremo mancare il nostro contributo anche propositivo e si volterà finalmente pagina per arrivare ad un vero efficientamento e miglioramento della macchina capitolina".