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Salaria Sport Village, la casa delle Nazionali è rimasta su carta. Protestano lavoratori e abbonati

Ad un anno dalla confisca restano in standby istruttori, personale e soci del centro sportivo più grande di Roma: "Il territorio non può privarsi di sfogo culturale e sportivo"

Un anno fa i sigilli, la confisca definitiva e l’assegnazione del bene a Roma Capitale. Da allora il futuro dei dipendenti e di centinaia di abbonati del Salaria Sport Village, il più grande centro sportivo della Capitale, è rimasto sospeso nell’incertezza. 

La casa delle Nazionali al Salaria Sport Village

Il Comune, insieme alla Federazione Italiana Giuoco Calcio, vuole farne la casa delle Nazionali: una sede tecnica destinata a ospitare i ritiri di alcune delle Nazionali azzurre. Il percorso tracciato da Comune e FIGC punta anche a valorizzare tutte le strutture sportive esistenti grazie alla collaborazione con altre Federazioni e, per la prima volta in unico centro, realizzare un polo aperto a tutte le dimensioni sociali del calcio, in particolare quella della disabilità. È intenzione della Federcalcio, infatti, farne sede della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale.

Dopo la confisca definitiva il Salaria Sport Village si tinge d’Azzurro: sarà la casa delle Nazionali 

Il Salaria Sport Village: l'Azzurro rimasto su carta

Un progetto al momento rimasto su carta. Così, a pochi giorni dalla riapertura delle palestre e dei centri sportivi dopo il lungo periodo di lockdown, istruttori e personale si chiedono quel che ne sarà di loro. Vorrebbero vedere la luce in fondo al tunnel della cassa integrazione. Anche gli abbonati attendono di sapere se, come e quando potranno tornare ad usufruire di sale fitness, centri benessere e campi esterni. 

La protesta di istruttori e abbonati: "Vogliamo che riapra"

Si perchè il quadrante dell’asse Salaria e i comuni poco fuori Roma non vogliono privarsi di quel centro sportivo: un’eccellenza, non solo per estensione. “Sia centro sportivo a tariffe pubbliche” - quanto chiesto nel pieno della scorsa estate dal Pd che, oltre alla casa delle Nazionali, aveva sottolineato la necessità che una parte della struttura rimanesse a disposizione di cittadini e scuole del quartiere. Sabato scorso la manifestazione dei lavoratori e dei soci del Salaria Sport Village. Schede di allenamento in mano, abbonamenti in tasca: è rimasto tutto in standby. 

Il futuro del Salaria Sport Village, tra casa delle nazionali e territorio: “Sia centro sportivo a tariffe pubbliche”

“I cittadini hanno chiesto a gran voce che il centro riapra in quanto bene inestimabile per il territorio, hanno chiesto notizie in merito agli abbonamenti non usufruiti e i dipendenti che tornino a lavorare” - ha scritto il Comitato di Quartiere Settebagni, presente al sit-in con una delegazione. “Ci si chiede quale sarà la sorte del salaria visto che ad oggi il Campidoglio non ha fatto sapere nulla”. Un polo sportivo importante per una parte di città che in tal senso lamenta carenze. Il Salaria Sport Village “per tanto tempo - dicono gli abitanti - ha rappresentato uno sfogo culturale e sportivo”. Nessuno li vuole rinunciarci: “Vogliamo che venga riaperto e che sia a disposizione del territorio”. 
 

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