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"Vigili, tornate ai vostri posti": il Comune annulla le rotazioni

Con una circolare indirizzata ai sindacati, il sub-commissario, Iolanda Rolli, ha recepito la sentenza del Tar, su ricorso Uil. Protesta la Cgil

Tutti ai posti di partenza. Le rotazioni dei vigili e dei dipendenti capitolini tutti, messe in atto nell'ambito del piano anticorruzione, sono illegittime ed ora il Campidoglio ha deciso di annullarle. Con una circolare indirizzata ai sindacati, il sub-commissario, Iolanda Rolli, ha recepito la sentenza del Tar, su ricorso Uil, che aveva di fatto annullato il piano anticorruzione di Roma Capitale, realizzato dall'amministrazione Marino, con effetti su tutti i dipendenti capitolini interessati dalle rotazioni dell'organico tra sedi e dipartimenti. 

In pratica i lavoratori potranno chiedere di rimanere nella posizione attuale oppure tornare nella sede di provenienza, "con priorità a quest'ultima opzione", si legge nell'informativa. Un provvedimento che interessa soprattutto i vigili urbani che a lungo hanno osteggiato il provvedimento e che spinge alcuni sindacati a parlare di "disfatta per il comandante Clemente". La Ugl polizia Locale, attraverso il suo coordinatore romano, Marco Milani, attacca: "La totale bocciatura dei trasferimenti illegittimi cui furono sottoposti i vigili di Roma Capitale era un epilogo annunciato. Come in altri casi in cui il Comando ha dovuto fare retromarcia (uno si tutti l'obbligo di lavorare nei giorni festivi infrasettimanali od il tentativo di trasferire dirigenti sindacali), sono dovute intervenire delle sentenze per riaffermare dei diritti lesi da una capacità gestionale che rasenta l'improvvisazione. Auspichiamo che per il futuro ogni eventuale decisione sul Corpo venga presa con competenza e condivisione con le parti sociali, in tal senso riteniamo che il lavoro del Commissario Tronca possa rappresentare una garanzia".

La circolare della Rolli però non è piaciuta alla Cgil: "I dipendenti non sono pacchi postali", attacca Marco D''Emilia della Fp Cgil. E si profila un nuovo rischio ricorsi. "La nota della Rolli conferma il pressappochismo con cui è stato applicato il piano anticorruzione da parte dell''amministrazione Marino", commenta il sindacalista all'agenzia Dire. "Noi abbiamo sempre sostenuto la legge anticorruzione, una legge importante a tutela dei dipendenti e anche per questo deve essere applicata nello spirito che è contenuto nella legge stessa, ovvero attraverso una pianificazione e programmazione che preveda la formazione dei lavoratori. In un'ottica quindi di prevenzione, e non punitiva come è stata avvertita dai dipendenti stessi, perchè la legge anticorruzione, se applicata nello spirito giusto, è un'opportunità per tutti i lavoratori. Invece così com'è stata interpretata nel recente passato rischia di diventare un''occasione persa". 

La Cgil si augura quindi un incontro con il Campidoglio a stretto giro di posta per un chiarimento: "Allo stato attuale ci auguriamo che ci sia un confronto con la gestione commassariale per meglio esplicitare la nota della dottoressa Rolli, che presenta elementi di confusione: dice "chi vuole rimanere rimane, chi vuole tornare indietro ritorna, con priorità a quest'ultimà. Mi sembrano un po' criteri buttati lì". 

Altrimenti si rischia una nuova serie di ricorsi: "Per noi è evidentissimo che chi è stato spostato e oggi manifesta l'intenzione di rimanere dove è stato destinato risulterebbe bizzarro che venisse di nuovo trasferito con un ulteriore atto unilaterale, e in caso anche su questo noi andremo in giudizio. Le persone non sono pacchi postali". 
 

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