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Politica Ardeatino / Via di Grotta Perfetta, 603

Roma 70, il comune vuole stoppare la vendita di Enpaia

Le commissioni Casa e Urbanistica vogliono vederci chiaro e chiedono verifiche all'Avvocatura sulla legittimità delle dismissioni a prezzo di mercato

Potrebbe sfociare in un muro contro muro tra comune ed Enpaia l'opera di dismissione degli immobili all'interno del piano di zona di Grotta Perfetta (il numero 39), a Roma 70. L'ente previdenziale, oggi fondazione, ha messo sul mercato decine di appartamenti a prezzi anche superiori a quelli stabiliti dall'indice Omi, l'osservatorio del mercato immobiliare. Ma le commissioni Casa e Urbanistica, riunitesi mercoledì 16 marzo per discutere del tema, vogliono vederci chiaro. 

Famiglie a rischio sfratto

Ad essere al centro della discussione sono in particolare gli alloggi al civico 603 di via di Grotta Perfetta, dove 25 famiglie rischiano di essere sfrattate: non solo hanno i canoni di locazione scaduti dal 2010 perché hanno rifiutato il rinnovo a cifre superiori ai 1.000 euro, ma non sono nemmeno in grado di acquistare le case. Parliamo per la quasi totalità di persone tra i 70 e gli 80 anni che dovrebbero sborsare oltre 3.000 euro al metro quadro - ma le valutazioni della zona sono sui 2.800 - e in alcuni casi non potrebbero nemmeno proporre l'acquisto a figli o nipoti. 

L'incontro con Enpaia

Nei giorni scorsi i consiglieri del Pd Antonella Melito e Yuri Trombetti, rispettivamente vicepresidente vicario della commissione Urbanistica e presidente della commissione Casa, hanno incontrato la fondazione: "Ci hanno citato il parere di un dirigente del Pau - spiegano - che avrebbe dato il nulla osta alla cessione senza vincolo di prezzo, ma non lo hanno mostrato. Abbiamo deciso di chiedere verifiche all'Avvocatura di Roma Capitale e scriveremo all'Enpaia di non procedere alle dismissioni". 

Divergenze tra uffici e politica

Secondo gli uffici che si occupano dei piani di zona, intervenuti in commissione congiunta "la licenza per la realizzazione del piano di zona Grotta Perfetta è stata rilasciata prima della legge 865 del 22 ottobre 1971 ( “Programmi e coordinamento dell'edilizia residenziale pubblica”)" e questo esenterebbe dalla stipula di una convenzione tra comune e soggetto realizzatore. Ma per i consiglieri non è così: "Nel 1974 è stata approvata una nuova legge, la 115 - spiega già in commissione Melito - che all'articolo 8 bis specifica che le aree assegnate dal comune o dal consorzio di comuni a cooperative edilizie prima della legge 865 del '71, poi cedute dal comune o dal consorzio entro il 31 dicembre 1973, vengono mantenute nel regime in cui sono state assegnate e per l'utilizzazione delle stesse viene stipulata una convenzione ai sensi di legge". In poche parole, il piano di zona non decade, il prezzo massimo di cessione resta. 

Asia Usb

"La posizione assunta dalle commissioni è interessante - commenta Angelo Fascetti, segretario romano di Asia Usb - perché significa che vogliono affrontare il problema. Da parte degli uffici del Pau, invece, non sembra esserci questa volontà. Anzi, si vuole stravolgere la finalità dei piani di zona. Abbiamo esempli clamorosi a Fontana Candida e Castel Giubileo". 

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