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Mobilità (in)sostenibile: Roma maglia nera per spazi dedicati a pedoni e ciclisti

I risultati di un’indagine condotta su 36 città di 16 paesi UE. Scacchi (Legambiente): “Il confronto con le altre città europee è impietoso”

Campagna Clean Cities è arrivata a Roma e, con l’occasione, Legambiente ha presentato i risultati di un’indagine, “il City Ranking”, sulla mobilità e la qualità dell’aria.

Il ranking europeo

Tra le variabili analizzate per stilare la classifica, condotta su 36 città in 16 paesi europei, figurano lo spazio urbano dedicato a ciclisti e pedoni; i livelli di sicurezza per queste due tipologie di “utenti deboli” ed i livelli di congestione del traffico. Per definire il posizionamento delle varie città sono state considerate anche le politiche di riduzione del traffico, la diffusione delle modalità di trasporto in sharing e le infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici.

Il piano urbano della mobilità sostenibile

Il gap da recuperare

Il risultato emerso è che, se alcune città europee come Parigi hanno fatto un grande balzo in avanti, in Italia ed in particolare a Roma è ancora lontano l’obiettivo di una mobilità urbana a zero emissioni entro il 2030. Secondo i dati resi noti, il PM10 si attesta a una media annua di 25 micro gr/m3 di aria e per raggiungere gli obiettivi dell’Organizzazione mondiale della sanità dovrà essere ridotto del 40% entro il 2030. Il Pm2,5 con una media annua di 12 micro gr/m3 dovrà essere ridotto del 57% e l’NO2 presente nell’aria in quantità elevatissime pari a 33 micro gr/m3 in media annua dovrà ridursi del 70%.

Un confronto impietoso

“Il confronto con le altre città Europee è impietoso soprattutto per la porzione di città dedicata alle persone e non alle vetture” ha dichiarato Roberto Scacchi, il presidente di Legambiente Lazio, commentando i risultati emersi. A pochi giorni dall’approvazione del piano urbano della mobilità sostenibile, la Capitale torna a fare i conti con una condizione che la colloca in cima, in Italia, per il numero di auto procapite. Ed in fondo alla classifica europea per spazi dedicati a pedoni e ciclisti.

Bus e bici perdono la sfida della mobilità

Come invertire il trend

Per compiere un salto di qualità, quindi, bisogna mettere in campo una serie di misure che finiranno per contribuire anche alla riduzione delle emissioni inquinanti. Servono, per Legambiente, “meno automobili, più trasporto pubblico e più spazio a pedoni e bici per contrastare con forza l'inquinamento atmosferico e la sua conseguenza sulla salute dei cittadini e dell’ambiente”.

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