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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Roma Tpl, stipendi di nuovo in ritardo. Meleo si difende: "Il Comune ha pagato"

L'azienda: "Fatture non pagate e concordato Atac creano notevoli disagi"

Il Campidoglio e Roma Tpl sono di nuovo ai ferri corti. E circa 1200 lavoratori su 1800 si sono ritrovati, per l'ennesima volta, con gli stipendi in forte ritardo. Da una parte il direttore generale Marco Cialone che, accusando Roma Capitale di non aver pagato fatture per oltre 12 milioni di euro e gli importi milionari di due contenziosi, "unitamente alle conseguenze della nota vicenda del concordato preventivo di Atac", lamenta "notevoli disagi". Dall'altra l'assessora alla Mobilità, Linda Meleo che sostiene che il Comune ha "adottato ogni misura per garantire il pagamento tempestivo di quanto dovuto a Roma Tpl". A restare senza stipendio, invece, circa 1200 lavoratori tra amministrativi, ausiliari del traffico, ispettori e autisti delle aziende consorziate. Secondo quanto si apprende, infatti, solo i circa 600 autisti di Roma Tpl sono stati pagati.

Il 25 ottobre scorso in Prefettura si è tenuta una riunione sulla situazione del consorzio privato che gestisce le linee periferiche della Capitale, circa il 20 per cento di tutto il servizio di trasporto romano in capo ad Atac. Dopo quell'incontro la società di trasporti ha scritto alla Prefettura evidenziando "che benché Roma Capitale provveda al pagamento delle fatture di acconto con solerzia, al contempo, risultano non pagate fatture di saldo per il servizio Tpl 2016 e 2017 per un totale di euro 12.182.306,86" si legge nella lettera firmata da Marco Cialone. Una cifra alla quale, per il direttore generale di Roma Tpl, vanno aggiunte somme relative alla "mancata corresponsione dei contributi" del contratto nazionale che dal 2009 al mese di agosto del 2017 ammontano a "un totale complessivo di euro 18.416.409". Somme "regolarmente anticipate" ai lavoratori. 

Cialone non si dimentica nemmeno la "mancata ottemperanza al pagamento" dei circa 49 milioni di euro del contenzioso arbitrale "per la quale è stato corrisposto il solo importo di euro 16.934.482". Infine, la più recente ordinanza del Tribunale Ordinario di Roma del 7 agosto del 2017: "Mancata erogazione" da oltre 41 milioni di euro. "La suddetta circostanza" conclude la lettera "consente alla scrivente di corrispondere le competenze stipendiali solo a seguito della effettiva percezione delle somme di volta in volta erogate da Roma Capitale". 

Con una nota del 9 novembre indirizzata alla Prefettura di Roma, l'assessora alla Mobilità Linda Meleo replica che "l'amministrazione capitolina ha adottato ogni misura idonea a garantire il pagamento tempestivo di quanto dovuto a Roma Tpl". Gli acconti previsti dal contratto di servizio "sono stati regolarmente liquidati" fa sapere Meleo. In quanto al 'saldo' è stato versato l'intero ammontare dovuto nel periodo marzo-luglio 2017 "con una parte di penalità (Meleo parla di 16 milioni di euro, ndr) maturate da Roma Tpl per il mancato rinnovo del parco mezzi". Altri 2 milioni e 800 mila euro saranno trattenuti dai saldi di agosto, settembre, ottobre e novembre. Quest'ultimo saldo, spiega ancora l'assessora, verrà versato "non appena sarà acquisita la necessaria certificazione chilometrica".

Meleo comunica inoltre alla Prefettura di aver chiesto al Dipartimento Mobilità, in data 9 novembre, "di valutare l'avvio delle procedure per l'intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di inadempienza retributiva dell'esecutore di contratti pubblici". In verità, questa strada è già stata ipotizzata più volte fin dalla primavera del 2017 quando un prolungato ritardo nel versamento degli stipendi paralizzò il trasporto periferico. Ai dipendenti venne anche richiesto il codice Iban per poter procedere al vesamento delle spettanze direttamente sul conto corrente dei lavoratori in caso di nuovi ritardi. Proprio come sta accadendo ora. 

Meleo, in una nota pubblica ha però fatto sapere: "Stiamo monitorando da vicino tutte le attività dell'azienda con tutti gli strumenti a nostra disposizione. Auspico in una concreta collaborazione, così come invito caldamente a evitare facili strumentalizzazioni". 

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