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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Trasporti in città, Gualtieri a "Roma riparte" racconta come cambierà la mobilità

Tutte le opere previste fino al 2030 per migliorare la mobilità cittadina

Undici nuove linee tramviarie, quattro delle quali entro il 2025. E poi 150 km di ciclabili, 50 isole ambientali ed 8 nuove stazioni entro il 2030.  All’Auditorium della musica il Campidoglio ha snocciolato i progetti con cui l’amministrazione intende modificare la mobilità cittadina. “Roma Riparte” annunciava l’appuntamento organizzato dal comune ed a cui hanno preso parte esponenti della giunta e del governo nazionale. 

Opere previste prima e dopo il Giubileo

Ci sono opere che saranno realizzate nei cinque anni di amministrazione Gualtieri ed altre che saranno completate in un arco temporale più ampio, entro il 2030. E poi ci sono interventi che il Campidoglio intende realizzare per l’appuntamento Giubilare. La maggior parte arriverà dopo l’apertura della porta santa. Ad esempio, ha chiarito Gualtieri, “non si può portare la Tva al Vaticano entro il Giubileo. Qui dobbiamo essere seri, dobbiamo dire le cose che si possono fare, sennò si prendono in giro le persone”.

Il sindaco ha però promesso che “potremo, entro il Giubileo, portare la tramvia nella zona di Venezia e poi, in pochi anni successivi, fino all'Aurelio. È un lavoro di grande intensità ma già avere un collegamento tram fra Termini e Venezia consentirà di togliere quelle decine e decine di autobus che si affollano per il centro storico. Libererà quindi moltissimo lo nostre strade e migliorerà i tempi di percorrenza dei cittadini”.

Una rivoluzione dei trasporti

Dal punto di vista delle risorse, il primo cittadino ha chiarito che “Abbiamo complessivamente 3,9 miliardi fino al 2026. E ancora più risorse avremo fino al 2030, data entro cui avremo 4 + 7 linee tram, di cui le prime 4 tra il 2025 e il 2026, e poi la stazione Venezia e la tratta di Clodio (T2) della linea C”. Nel complesso quindi, la Capitale vivrà “una rivoluzione per i trasporti” ha promesso Gualtieri, con "più corse bus, più tranvie, più metropolitane e un miglior uso della rete ferroviaria che diventerà una rete metropolitana. E tutto questo servirà anche a ricucire i quartieri" per avere  “una città più verde e sostenibile, con meno auto e meno inquinanti”.

17 linee tramviarie

Tra i progetti con cui “Roma Riparte” molto spazio viene attribuito alle tramvie. “Abbiamo in cantiere 4 tranvie tra il 2025 e il 2026” ha spiegato dal palco l’assessore alla mobilità Eugenio Patanè.  Oltre alla TVA (Termini-Vaticano-Aurelio) da realizzare con i tempi e le modalità annunciate da Gualtieri, vedranno luce anche le tranvie  Giardinetti, Tiburtina e Togliatti, quest’ultima da completare in due fasi. “Altre 7 linee saranno realizzate entro il 2030: la Togliatti-Ardeatina, la Marconi – ha elencato Patanè – la piazza Mancini-Vigna Clara, la Tiburtina-Ponte Mammolo, l'Anagnina-Tor Vergata, la Barletta-Clodio e il tram della Musica. Arriveremo così a 17 linee tramviarie” ha spiegato l’assessore alla mobilità.

Gli altri interventi

Nell’ottica di far ripartire Roma è stata annunciata “sempre entro il 2030, la linea A fino a Monte Mario e Torrevecchia su altro lato”; inoltre per lo stesso periodo saranno avviati anche i lavori della metro D e si procederà nell’avanzamento della linea C “per cui stiamo anche lavorando -ha fatto sapere Patanè - ad una ipotesi di sfioccamento a Tor Vergata”. Oltre al trasporto ferroviario e tramviario, l’amministrazione Gualtieri ha promesso, tramite il suo assessore alla mobilità, anche “ulteriori 150 km di piste ciclabili, da realizzare con il GRAB; 100 strade scolastiche e 50 isole ambientali e zone 30”.

La chiusura dell'anello ferroviario

A disegnare il quadro doi “Roma che riparte” ha contribuito anche Rfi. “Entro il 2030 – ha promesso infatti Vera Fiorani, amministratore delegato dell’azienda – chiuderemo l'anello ferroviario: mancano 5 km. Abbiamo completato la fattibilità tecnica-economica ed a settembre – ha spiegato l’Ad della Rete ferroviaria italiana – apriremo il dibattito pubblico sul progetto. La sua attivazione rappresenta un'opportunità di rivisitazione completa della mobilità su Roma”. Inoltre, ha spiegato Fiorani “Per il Giubileo puntiamo a più frequenza, più capacità, grazie ai sistemi tecnologici, e al miglioramento dell'accessibilità. Chiuderemo la prima fase del nodo Pigneto entro il 2025. Entro il 2030 realizzeremo 8 nuove stazioni in città” che sono quelle di Zama, Selinunte, Carpegna, Magliana, Massimina, Santuario, Divino Amore e Paglian Casale.

Le criticità da affrontare

Al “convegno” organizzato all’Auditorium, ha preso parte anche Lucia Conti, il commissario straordinario delle linea C e dei tram TVA, Tiburtina, Togliatti e Giardinetti. “Sulla tranvia Togliatti, finanziata con il Pnrr, e la Giardinetti-Tor Vergata, abbiamo qualche difficoltà – ha riconosciuto il commissario - Su quest'ultima stiamo lavorando con i Beni Culturali per trovare una soluzione al problema che la linea, alla fine, passa per un piano paesistico. Bisogna anche risolvere il nodo di porta Maggiore e quello più generale dei depositi”. Roma ha infatti perso all’asta quello di piazza Bainsizza, considerato centrale nell’ottica del progetto Full green, ed ha inoltre rinunciato ad esercitare il diritto di prelazione. Sempre sulle tramvie, il commissario Lucia Conti ha concluso affermando che “per la Togliatti la progettazione definitiva sarà conclusa entro il 2023, a gennaio 2024 inizieranno i cantieri per finire tutto nel giugno 2026”.


 

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