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Aziende partecipate / Ardeatino / Via Calderon de la Barca

Roma Multiservizi diventa del Comune. Quote ad Ama "ma a sua insaputa"

Nel piano industriale appena varato dall'azienda che si occupa dei rifiuti non v'è traccia dell'operazione: "Ama non è stata informata dell’acquisizione"

Roma Multiservizi diventa società in house, le quote passano ad Ama ma all’insaputa della municipalizzata che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Se in Campidoglio si procede spediti verso il traguardo ed è arrivato l’ok delle commissioni Bilancio e Scuola alla delibera di Giunta che stabilisce l’internalizzazione dei servizi ​​essenziali che riguardano le scuole, il quartier generale di via Calderon de la Barca è formalmente ignaro dell’operazione. Per adesso nessun pensiero a pulizia, ausiliariato, assistenza al trasporto e piccola manutenzione delle strutture scolastiche di Roma. 

Roma Multiservizi: Ama non è stata informata dell’acquisizione

“AMA S.p.A. non è stata informata dell’acquisizione” - si legge nella risposta di accesso agli atti che il presidente del collegio sindacale di Ama, Antonio Mastrangelo, dà a Virginia Raggi e che RomaToday ha potuto visionare. L’ex sindaca, oggi consigliera comunale, ha chiesto lumi e documentazione riguardanti la procedura di acquisizione delle quote di partecipazione della Roma Multiservizi S.p.A. da parte di Ama S.p.A.

D’altronde di questo nel piano industriale appena varato da Ama non v’è traccia. Lo conferma anche Mastrangelo. “Il piano industriale recentemente varato dal Consiglio di Amministrazione di AMA S.p.A. non tiene conto della detta acquisizione, non sono stati emessi pareri dal Collegio Sindacale e, per quanto a mia conoscenza, AMA S.p.A. non ha sottoscritto alcun accordo con la Multiservizi S.p.A. né AMA S.p.A. ha commissionato alcuna perizia giurata attestante il valore dell’operazione”. 

Un processo in itinere. Per la costituzione di una società in house del Comune manca ancora il voto dell’Assemblea Capitolina che non dovrebbe riservare sorprese. 

Il M5s: “Operazione alle spalle di Ama”

La lacuna ha comunque sollevato la polemica politica. “Nel merito siamo anche d’accordo. Il punto - dicono dai banchi del M5s - è che si tratta di una operazione straordinaria che non può essere fatta alle spalle dell'azienda”. 

“Questa operazione straordinaria sembrerebbe quasi fatta alle spalle di Ama, piuttosto che insieme” - aveva commentato Raggi a margine del parere favorevole in commissione. Insieme ai consiglieri comunali del M5s l'ex sindaca ha chiesto di  approfondire la parte economica dell'acquisizione, “poiché manca una perizia giurata che attesti in modo chiaro e non equivoco il valore dell'asset”. 

“Da qui discende poi il dubbio sulla bontà dell'operazione nel suo complesso: considerando che saranno tagliati i servizi offerti sul mercato, l'attività continuerà comunque a fare utili; ma ci si dimentica di dire che gli unici soldi a entrare saranno quelli di Roma Capitale quindi - sottolineano M5s e civica Raggi - soldi dei cittadini! E infine, cosa ne pensa l'Arera di questa acquisizione, fatta da una società che gestisce rifiuti? Tanti quesiti, zero risposte".
 

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