rotate-mobile
Politica

Dopo l'aborto in bagno si muove la Regione: "Mozione per corretta applicazione 194 dopo fatti del Pertini"

Il Consigliere Agostini chiede al Presidente della Regione atti vincolanti per le strutture che praticano l'interruzione volontaria di gravidanza

Due giorni fa, Valentina Magnanti raccontava la terribile esperienza che l'ha vista costretta ad abortire da sola in un bagno dell'ospedale Pertini. Oggi arriva la mozione del Consigliere regionale Riccardo Agostini, membro della commissione Sanità, che si rivolge al Presidente della Regione Lazio per chiedere "atti che garantiscano la corretta applicazione della Legge 194/78 sull’Interruzione Volontaria di Gravidanza".

LA MOZIONE - Il Consigliere punta ad atti vincolanti per le strutture che praticano l'interruzione volontaria della gravidanza, in modo da garantire la piena applicazione della legge. E' opportuno inoltre tutelare le professionalità del personale non obiettore e creare, presso gli ordini provinciali dei medici Chirurghi e Odontoiatri, elenchi di medici obiettori e non obiettori, accessibili ai cittadini.

Per quanto riguarda i concorsi ospedalieri, la mozione richiede che ciascun medico espliciti la propria posizione riguardo all’art.9 della L.194. Le ASL dovranno invece organizzare i servizi di controllo del servizio anche attraverso la mobilità del personale obiettore. Mentre l'unità organizzativa di ginecologia e ostetricia andrà disposta in modo tale che, ai medici obiettori e non obiettori, sia assicurata la possibilità di svolgere tutti i compiti assistenziali.

“I dati ufficiali sulle percentuali di medici obiettori e sulla difficoltà degli enti ospedalieri a garantire il servizio di interruzione di gravidanza sono chiari e a questo disservizio va posto con urgenza rimedio" conclude il Consigliere del Partito Democratico.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dopo l'aborto in bagno si muove la Regione: "Mozione per corretta applicazione 194 dopo fatti del Pertini"

RomaToday è in caricamento