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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Roma Metropolitane, un altro conto pignorato mette a rischio i salari: "Azienda vicina al baratro"

Sindacati sul piede di guerra e opposizioni contro Virginia Raggi: "Invece di tagliare nastri faccia qualcosa per risolvere le criticità"

Un secondo pignoramento dei conti potrebbe mettere a rischio la tenuta generale dell'azienda. Ieri mattina Roma Metropolitane, la municipalizzata che si occupa di progettazione delle linee metro, messa in liquidazione dal Comune più di un anno fa, ha incontrato le rappresentanze sindacali aziendali, comunicando pessime notizie. 

"L'azienda è stata oggetto di un secondo pignoramento, per un ammontare complessivo di 17 milioni di euro. Siamo all'ennesimo colpo alle spalle" spiegano il segretario generale della Uilt Lazio, Maurizio Lago, e il segretario regionale, Alessandro Bonfigli. Un secondo pignoramento che si aggiunge a quello da poco più di 900mila euro, già reso noto, per un contenzioso con Metrofil, altra società che si è occupata della realizzazione del corridoio Eur-Laurentina. 

A rischio stipendi e conti aziendali

Parliamo di somme che mettono a rischio gli stipendi di novembre, ancora non percepiti, e di dicembre, per i quali i rappresentanti dei lavoratori hanno già fatto partire da tempo la mobilitazione. Ma non solo. "Si tratta di somme completamente in capo a Roma Capitale, che, non coprendole con i dovuti debiti fuori bilancio, espone la propria partecipata a rischi gravissimi" commentano ancora Lago e Bonfigli. "Non soltanto non vengono onorati i contratti dei dipendenti, nemmeno per ciò che riguarda tredicesime e stipendi di dicembre, ma Roma Metropolitane in liquidazione rischia ora concretamente il fallimento, con tutte le conseguenze che questo comporterebbe sulle opere e sulle progettazioni e su Roma Capitale stessa".

La denuncia dei sindacati

"Roma Metropolitane scivola verso il fallimento e gli impegni non mantenuti dal Campidoglio mettono a repentaglio salari, posti di lavoro e perfino l'esistenza stessa dell'azienda" tuonano la Cgil e la Filt Cgil Roma e Lazio. "È una corsa contro il tempo: se la sindaca Raggi non metterà mano alla situazione, il liquidatore ha comunicato che entro la fine dell'anno darà corso a quanto previsto dalla legge". 

"Allo stato attuale stipendi e tredicesima non saranno pagati e c'è il pericolo che si blocchino tutte le attività. Nonostante le mille promesse fatte dalla giunta Raggi, oggi sono a rischio tutti i lavoratori circa 150 e non solo quelli dichiarati in esubero dall'azienda senza alcuna interlocuzione" proseguono ancora i sindacati. "Dopo le rassicurazioni senza fondamento date nei giorni scorsi dalla giunta, il pignoramento dei conti ha provocato il blocco degli stipendi, i lavoratori hanno ricevuto solo un acconto dello stipendio di novembre e oggi ci troviamo di fronte a un nuovo pignoramento. Roma Capitale deve assumersi una responsabilità che è soltanto sua, deve riconoscere i debiti fuori bilancio decretati dal tribunale e sanare definitivamente la situazione finanziaria della società per garantire il salario ai lavoratori. Ormai l'unica strada che ci troviamo di fronte è la mobilitazione".

Le opposizioni contro Raggi

"Come avevamo più volte denunciato presentando anche vari atti in Assemblea capitolina, la situazione dei lavoratori di Roma Metropolitane è sempre più preoccupante visto che non sono state erogate nemmeno le 600 € di acconto, promesse per il mese di novembre, poiché ci sarebbe un altro pignoramento sui conti" commenta il consigliere di Fratelli d'Italia Francesco Figliomeni, parlando di "gestione disastrosa" da parte del Campidoglio. "Sollecitiamo Raggi a tagliare qualche nastro in meno e invece attivarsi con ogni mezzo presso la società affinché vengano immediatamente risolte le criticità provvedendo a far corrispondere gli stipendi ai lavoratori per evitare di far trascorrere in modo drammatico le prossime festività natalizie, peraltro già abbastanza compromesse dalla attuale emergenza sanitaria".

Ad attaccare la gestione M5s anche il capogruppo Pd Giulio Pelonzi e la consigliera dem Ilaria Piccolo. "In quasi 5 anni di giunta Raggi abbiamo assistito solo a vari cambi di gestione, tutti fallimentari, soprattutto per volere della sindaca e della giunta che regolarmente dopo le nomine hanno provveduto a decapitare i manager prima nominati, senza mai approvare i bilanci e regolarizzare i compensi dovuti per i servizi resi dalla società. Oggi - prosegue Pelonzi - la società è ad un passo da un fallimento ampiamente prevedibile e presumibilmente procurato visto che non è mai stato avviato il più volte promesso piano di rilancio''.

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