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Roma Metropolitane, lo stallo dai bilanci mancati all'addio del liquidatore: "Sindaca presenti un progetto"

L'attacco a Raggi di sindacati e opposizioni. A ottobre 2019 l'avvio della procedura di liquidazione della società: "Ancora nessun'azione di risanamento reale"

Cinque bilanci ancora da approvare, l'addio del commissario liquidatore passato ai vertici di Atac, nessuna certezza per i lavoratori. Che ne sarà di Roma Metropolitane? Cgil, Cisl e Uil incalzano la sindaca sul futuro della controllata che si occupa della progettazione e realizzazione delle linee metropolitane della Capitale. 

A ottobre, lo ricordiamo, l'avvio del processo di liquidazione della società. Un progetto fortemente avversato da azienda, sindacati, lavoratori e forze di opposizione, che dopo settimane di proteste infuocate lo scorso autunno, fuori e dentro l'aula del Consiglio comunale, oggi tornano all'attacco. 

"Ogni anno la società brucia sei milioni di euro, quindi la ricapitalizzazione non è un'opzione" spiegava Raggi in aula, assicurando la strutturazione di "un piano di risanamento" a garanzia "dell'equilibrio gestionale e finanziario della società". Sono passati otto mesi. E di progetti concreti, è l'accusa, non se n'è vista neanche l'ombra. Senza contare le tutele promesse ai lavoratori. 

"Dopo mesi di mancate risposte e di dichiarazioni senza seguito, oltre che di atti di forza e di imposizioni burocratiche, ancora non è chiaro cosa vuole fare la giunta Raggi con Roma Metropolitane" attaccano i sindacati. "Assistiamo soltanto ai balletti dei dirigenti e dei consulenti al di fuori di qualsiasi progetto e di ogni regola mentre per i lavoratori ci sono solo perdita di salario, precarietà e incertezza sul futuro".

L'operazione di commissariamento e liquidazione dell'azienda, "è rimasta senza risultato". E ora che se n'è andato il commissario liquidatore Giovanni Mottura, nominato ai vertici di Atac al posto dell'ex presidente e ad Paolo Simioni, "che ne sarà della già martoriata Roma Metropolitane, società carica di grandi professionalità e fondamentale in una metropoli come Roma ma oggi ancora senza bilanci approvati e ridotta ad essere liquidata?". 

"Sindaca presenti un progetto concreto"

Poi l'appello, l'ennesimo, a Raggi: "Presenti un progetto con cui sia possibile confrontarsi, un'idea di gestione che parli ai cittadini romani e al loro diritto ad avere servizi pubblici di standard elevati – concludono – un percorso che tolga i dipendenti dalle sabbie mobili dell’incertezza e della precarietà e garantisca buona occupazione e diritti, come dovrebbe essere sempre garantito in particolare quando si gestiscono fondi pubblici".

Dal Pd alla Lega: "Silenzio assordante di Raggi"

Sulla questione tornano anche le opposizioni. "Dopo mesi di dichiarazioni l'unica certezza che resta sono i bilanci non approvati dal 2015" tuonano dal gruppo capitolino del Partito democratico. "La giunta Raggi continua a tergiversare su Roma Metropolitane senza avere nessuna idea sul suo futuro, nonostante gli ingenti finanziamenti già predisposti dal MIT sulle manutenzioni delle reti metropolitane e tranviarie, sul prolungamento della Metro C e sulla riqualificazione della Termini-Giardinetti". 

Sulla stessa linea anche la Lega. "Il silenzio del sindaco Raggi sull'affaire Roma Metropolitane è diventato assordante" dichiara il capogruppo in Campidoglio Maurizio Politi. "Alla luce dei balletti tra le cariche e i continui esborsi per nuove consulenze, si sono accumulati i bilanci da da approvare, causa l’assenza di Roma Capitale, e centinaia di dipendenti che aspettano da mesi una soluzione". 
 

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