Roma Metropolitane, cassa integrazione per 132 lavoratori: “Così il Comune azzera l’azienda”
Saranno 90 i lavoratori completamente "sospesi" a causa della crisi aziendale e dell'involuzione. I sindacati preparano la protesta sotto al Campidoglio: "Comune dia certezze su futuro partecipata"
Roma Metropolitane collassa. L’azienda che si occupa della manutenzione e della progettazione delle linee metro della Capitale non ha più la liquidità per garantire gli stipendi ai suoi dipendenti così per 132 lavoratori, tecnici e staff, sarà cassa integrazione. La società partecipata è in liquidazione e in più Roma Capitale non ha mai rinnovato il contratto di servizio scaduto lo scorso 31 dicembre facendo venir meno “la fonte di affidamento di attività diverse da quelle connesse alla realizzazione della tratta T3 della linea C, disciplinate dalla Convenzione con il Comune di Roma, tutt’ora vigente”.
Una “gravissima situazione di involuzione e crisi aziendale” - aveva scritto il liquidatore di Roma Metropolitane, Andrea Mazzotto, convocando i sindacati per discutere l’attivazione del Fondo di Integrazione Salariale. Ieri i numeri messi nero su bianco: 132 lavoratrici e lavoratori, tutti altamente specializzati, in cassa integrazione. 90 di loro “completamente sospesi dal lavoro” - riportano i segretari Regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, Daniele Fuligni, Luigi Benedetti e Alessandro Bonfigli, insieme alle RSA Luigi Venturini, Vincenzo Ceravolo, Paola Propana e Irene Simoncelli.
L’eterna crisi di Roma Metropolitane, ora la situazione è "gravissima”: 137 lavoratori in cassa integrazione
“Di fatto Roma Capitale con la propria condotta sta chiudendo Roma Metropolitane, bloccando tutte le attività, con dirette conseguenze sulla mobilità romana” - tuonano i sindacalisti che parlano di lavoratori e famiglie gettati “nell’incertezza e nella disperazione per l’azzeramento delle prospettive aziendali da parte del Comune”. La richiesta è quella di un tavolo urgente con il Campidoglio sul futuro dell’azienda.
“Riteniamo tutto questo inaccettabile, siamo e saremo sempre al fianco dei lavoratori per far sentire la loro voce”. La mobilitazione è già iniziata, il primo appuntamento lanciato per il 1 luglio quando i lavoratori di Roma Metropolitane si ritroveranno per la protesta sotto Palazzo Senatorio. “Il silenzio assordante del Comune non può e non deve essere accettato, pretendiamo risposte chiare e certe”.