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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Tor di Valle / Via Ostiense

Roma Lido: cosa cambia con l’abbandono del progetto dello "stadio fatto bene"

Tra le rassicurazioni del Campidoglio ed i 180 milioni annunciati e mai spesi: il futuro della Roma Lido dopo l’addio allo stadio

Con l’abbandono del progetto dello “stadio fatto bene”, cosa cambia per la Roma Lido? Il Campidoglio, preso atto della decisione del management giallorosso, ha voluto subito “rassicurare i cittadini”.

La rassicurazione del Comune 

“Le opere pubbliche previste, come il potenziamento della ferrovia Roma Lido e la realizzazione del Ponte dei Congressi - ha fatto sapere Roma Capitale, commentando la notizia della rinuncia dei Friedkin al progetto di Tor di Valle - verranno portate avanti dall’amministrazione capitolina”. 

I fondi che non ci sono più

Ma cosa prevede questo potenziamento? Nella delibera sul pubblico interesse, votata in Campidoglio, si faceva riferimento ad uno stanziamento di 45 milioni di euro. Quel tesoretto, che doveva essere messo da Eurnova, era finalizzato “al miglioramento dell’offerta e del servizio di trasporto su ferro, prioritariamente attraverso l’acquisto o eventualmente attraverso il revamping di treni sulla ferrovia Roma Lido”.  Quei soldi, venendo meno “lo stadio fatto bene” non ci saranno più.

I 180 milioni di euro

Cosa resta dunque? Sicuramente i 180 milioni a disposizione della Regione Lazio. Una somma “sbandierata dal 2016 prima dalla Regione e poi dal Comune”, ha fatto notare il comitato pendolari della Roma Lido, che è “diventata una leggenda”. Sull’impiego di quelle risorse, d’altra parte, anche Carlo Calenda aveva recentemente espresso la propria perplessità.

I dubbi di Calenda

“Sono passati cinque anni da quando lo Stato ha assegnato i 180 milioni di euro per trasformare la Roma-Lido in metropolitana “ aveva fatto notare il leader di Azione. Calenda aveva inoltre puntato l’indice contro Regione e Comune, rei di essere “ancora fermi a intese, accordi e discussioni su come usare questi fondi”.  

La polemica di Calenda era partita all’indomani dell’annuncio, da parte del Campidoglio, della firma d’un accordo con la Regione per il potenziamento infrastrutturale della Roma Lido. “Non si capisce neanche più se verranno davvero utilizzati per dotare Roma di una quarta metropolitana, come annunciato nel 2016” aveva rilevato Calenda che, sulla questione, aveva annunciato anche una mozione in consiglio regionale. Nel frattempo però è naufragato, almeno per conto dell’As Roma e del Campidoglio, il progetto dello stadio.

Gli interventi annunciati dal Comune

Prima della decisione della società di Dan Friedkin Roma Capitale aveva dichiarato l’intenzione di “realizzare  alcune opere che erano già previste in Bilancio: il completamento della nuova fermata di Acilia Sud e la realizzazione del parcheggio di scambio; la costruzione di un sovrappasso pedonale per l’attraversamento della via del Mare, della via Ostiense e di via dei Romagnoli; un intervento di ristrutturazione e potenziamento dell’attuale fermata di Tor di Valle; la realizzazione di due tronchini per l’inversione di marcia dei treni a valle della stazione di Acilia; la fornitura di materiale rotabile in modalità di comodato d’uso”.

Basteranno per trasformare la Roma Lido, che negli ultimi 10 anni ha perso il 50% dei propri passeggeri, in una metropolitana? E’ la domanda che si pongono soprattutto i pendolari che, al netto delle note difficoltà, continuano ad utilizzare un servizio ferroviario che va migliorato. A prescindere dal progetto dello stadio a Tor di Valle.
 

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