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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Tra passato e futuro, il destino della Roma-Giardinetti fa discutere

Il destino della ferrovia ex concessa è stato al centro di una commissione capitolina Mobilità. Stefàno: "Vogliamo capire se è possibile ripristinare il funzionamento dell'intera linea"

Ferrovia da dismettere o tassello fondamentale della rete di trasporto del futuro? Sul destino della centenaria Roma-Giardinetti i fari restano accesi. Quelli della popolazione che vive in uno dei quadranti più popolati della città che non ha mai digerito la mutilazione della tratta a Centocelle con relativi disagi. E quelli della politica capitolina che questa mattina ne ha discusso convocando una commissione Mobilità proprio per ragionare sul futuro dell'opera. "Vogliamo capire se è possibile, in quanto a costi e conseguenze sull'intero servizio, ripristinare la linea fino a Giardinetti" ha spiegato il consigliere M5S e presidente della commissione, Enrico Stefàno. “Pensiamo però anche al futuro: come farla arrivare a Tor Vergata? L'importante" ha aggiunto Stefàno "è che prima di investire sulla linea venga stabilita la funzione di questa infrastruttura". 

Tante le ipotesi emerse nel corso della seduta, poche, almeno per il momento, le certezze. A partire dal fatto che al tavolo della commissione mancava l'ente proprietario dell'infrastruttura: la Regione Lazio. “Atac gestisce il trasporto sulla base di un contratto di servizio, ogni decisione strategica spetta alla Regione Lazio” hanno ribadito a più riprese i tecnici dell'azienda di via Prenestina. E se per la Roma-Lido la Regione ha annunciato 180 milioni di euro di investimenti per la manutenzione, le intenzioni per il futuro della storica 'ex concessa' che da cent'anni collega l'area Est della città con il Centro non si conoscono. Tra le richieste della commissione, infatti, l'apertura di un tavolo con la Regione. 

ROMA-GIARDINETTI: DESTINAZIONE TOR VERGATA

Per rispondere alla prima domanda posta dal presidente Stefàno, “è possibile riportare il capolinea a Giardinetti?”, in base a quanto emerso nel corso della commissione, la decisione spetta alla Regione Lazio. “Dal punto di vista tecnico è possibile” la conferma del direttore di esercizio metro-ferro Giovanni Battista Nicastro “ma comporta delle conseguenze economiche e sul resto del servizio: “Potrebbero aumentare i tempi di attesa, che oggi si aggirano intorno ai 6 minuti, ed i costi di manutenzione. Per questo l'allungamento della tratta va stabilito di concerto con la Regione”.  

Il ruolo futuro dell'infrastruttura nell'assetto trasportistico cittadino e quindi il suo destino rientra invece nel campo dei progetti e delle ipotesi. In primis quello sul prolungamento della ferrovia a Tor Vergata, già sul tavolo dell'ex assessore Improta. “Qui ci sono due ipotesi” ha spiegato Stefano: “Arrivare a Giardinetti per poi deviare oppure passare sulla via Togliatti”. Questo per quanto riguarda il tracciato più esterno, verso la periferia. 

Per stabilire il futuro della linea, bisognerebbe disegnare anche il suo nuovo 'arrivo in centro alla città'. Per esempio “resta il problema di come avvicinare il capolinea Laziali ad altri mezzi di trasporto, in particolare a Termini”. Sul punto, dagli uffici tecnici presenti, sono emerse delle ipotesi. “Possiamo trasformarla in una circolare sfruttando la chiusura del vallo al Pigneto oppure trasformare la Roma-Giardinetti in un treno-tram e innestarlo sulla ferrovia Fs proprio al Pigneto dove stanno iniziando i lavori per la nuova stazione”. Con molte variabili, a partire dall'età della linea che lavora ancora oggi a scartamento ridotto e dal fatto che gli ultimi anni la progettazione per quell'area è ruotata attorno alla realizzazione della nuova metro C. 

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